Esiste un gap previdenziale tra uomini e donne nel Lazio e in provincia di Frosinone. A certificarlo sono i dati recentemente resi pubblici dalla Uil di Roma e del Lazio inseriti nel rapporto, realizzato in collaborazione con Eures, "Il Lazio nel confronto di genere". L'analisi di genere delle pensioni e dei beneficiari evidenzia una situazione di forte svantaggio delle donne, che pur essendo più numerose degli uomini pensionati non percepiscono la maggior quota di spesa pensionistica.
Le ragioni dello svantaggio femminile sono molteplici, ma tutte, direttamente o indirettamente, dipendono dai diversi percorsi lavorativi che caratterizzano le carriere di uomini e donne, determinanti per il loro futuro pensionistico. Dal 2018 però una differenza di genere sarà cancellata infatti l'età diventerà la stessa degli uomini: 66 anni e 7 mesi per poter andare in pensione nel settore privato. In ogni caso però le differenze tra uomini e donne pensionati rimangono ancora oggi palesi. Passando all'analisi dei dati, in tutte le province del Lazio si evidenzia un differenziale pensionistico superiore al 40% (45,4% la media regionale), che raggiunge il valore massimo a Roma, attestandosi al 46,1% (lo scarto si attesta a 618 euro in termini assoluti, 1.340 euro l'importo medio mensile per i pensionati a fronte di 722 euro per le pensionale) e il livello minimo a Latina, con il 40,9% (394 euro; 964 euro per gli uomini contro 570 euro per le donne). A livello dinamico, Roma presenta una maggiore contrazione del differenziale di genere, segnalando una riduzione di 46 euro negli ultimi 4 anni (da 664 nel 2013 a 618 euro nel 2017) e determinando anche il risultato complessivo regionale, che evidenzia una contrazione di 29 euro (da 590 a 561 euro). Seppur di minore intensità anche Latina presenta una riduzione in termini pensionistici del differenziale di genere pari a 4 euro (da 398 a 394). Nelle altre province, al contrario, si evidenzia un incremento del divario di genere in termini pensionistici però in maniera preponderante a Frosinone paria 37 euro (da 420 nel 2013 a 457 euro nel 2017), seguono poi le province di Rieti e Viterbo che presentano un incremento più contenuto rispettivamente pari a 9 euro (da 420 a 429) e di 5 euro (da 400 a 405).
In provincia di Frosinone, stando ai numeri raccolti da Uil ed Eures, un uomo, infatti, ha percepito nel 2017 in media una pensione di 996 euro, mentre una donna di 539 con un gender gap di 457 euro. In conclusione la forte segmentazione di genere che contraddistingue il mercato del lavoro (le donne hanno meno possibilità di lavorare,raggiungono più difficilmente posizioni lavorative dirigenziali, lavorano mediamente meno ore e ricevono in media salari più bassi), si riflette conseguentemente anche nei trattamenti pensionistici, il cui ammontare è prevedibilmente determinato dalla storia lavorativa passata: i dati Inps evidenziano come nel Lazio quasi il 90% degli assegni incassati dalle ex lavoratrici si attesti infatti sotto la soglia dei 1.000 euro. Di conseguenza, in media l'importo mensile di un assegno pensionistico per una donna è del 45% più basso di quello di un uomo (1.235 euro per gli uomini e 674 euro per le donne, con un gap di 561 euro).