Con una determina dirigenziale il Comune di Frosinone ha affidato all'architetto Valerio Lucchetti l'incarico del progetto di ristrutturazione e la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica (incarico da 5.709 euro oneri accessori compresi) per il teatro comunale "Nestor". L'obiettivo è quello di completare il percorso in grado di portare all'affidamento della gestione del cinema-teatro con soddisfazione sia per il pubblico che per il privato. Percorso che si concluderà con la pubblicazione del bando, che l'assessore al patrimonio Pasquale Cirillo sta seguendo passo dopo passo, in cui ci sarà anche indicazione dei costi da affrontare, oltreché dai guadagni, da parte di chi sarà il gestore della struttura. Attualmente il "Nestor" ha una superficie di 3.150 metri quadrati e le cinque sale possono accogliere complessivamente 1.226 spettatori con un potenziale volume di affari superiore al milione di euro.

Lo scenario
Da una ricognizione preliminare, effettuata da un tecnico dell'Atcl (Associazione teatrale fra i Comuni del Lazio), Antonio Di Iascio, emerge uno scenario che vorrebbe il "Nestor" come una sorta di polo culturale integrato e adibito a vari scopi in grado di attirare l'attenzione degli operatori e da renderlo fruibile a una vasta fetta di soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nel progetto: «Sommando gli abitanti del capoluogo - si legge nel documento - con quelli degli otto comuni limitrofi, la platea potenziale è di 155.000 residenti. Nei comuni rientranti nell'area "metropolitana" di Frosinone, risultano attive una sala cinematografica ("Trulli" di Veroli per cento posti) e una sala teatrale ("Antares" di Ceccano per trecentosettanta posti). Nel 2016, Frosinone e la sua provincia hanno registrato complessivamente 27.196 spettacoli di cinema, teatro, musica, danza, ballo, circo viaggiante, sport), per 963.000 ingressi e una spesa al botteghino di 24,1 milioni di euro (dati Siae). Oltre al Cinema Teatro Nestor, si fa presente che nell'area di Frosinone opera il Fornaci Cinema Village (Multisala Sisto), con nove schermi, di cui tre dotate di tecnologia 3D per un totale di 2.700 posti. Nel 2014 (ultimo dato riscontrato), il Fornaci Village ha programmato 5.764 proiezioni registrando 391.298 ingressi, per una spesa al botteghino di poco inferiore a 2,6 milioni di euro. La collocazione del Fornaci Village, alla periferia di Frosinone e in prossimità dell'autostrada, fa propendere verso una potenziale utenza che privilegia spostamenti in auto dai comuni limitrofi o che si rivolge agli abitanti di località/frazioni del capoluogo (Le Rase, Valle Contessa, Pratillo, Vetiche, Frosinone Stazione, Scifelli, Valle Fioretta), mentre l'ubicazione del CineTeatro Nestor, favorisce gli abitanti del centro e coloro che possono fare a meno di mezzi di locomozione. L'andamento nazionale non particolarmente brillante di spettacoli e incassi, la presenza di quattordici schermi nell'arco di pochi chilometri e la vicinanza del multisala di Isola del Liri (tre schermi), che si pone come ulteriore punto di riferimento per numerosi comuni limitrofi, farebbero propendere per la ridestinazione parziale del Nestor prima di procedere alla messa a bando per la gestione. Ferma restando la necessità di appurare la proprietà degli arredi delle sale, come suggestione di lavoro si immagina il Nestor come nuova "Casa della Cultura" in grado di ospitare: programmazione teatrale, concerti, film a prevalente carattere commerciale nella sala più grande; programmazione di film d'essai, convegni e seminari nella seconda sala; i rimanenti spazi, da ristrutturare, destinati a biblioteca multimediale e info point, sala prove e di incisione, ambiente di coworking per le associazioni culturali e turistiche del territorio. Una struttura così modulata potrebbe assumere un diverso appeal economico per i privati e per lo stesso Comune laddove ritenesse di riservarsi la gestione diretta. Soluzioni diverse appaiono al momento più aleatorie anche per la verosimile possibilità che il bando di gara vada deserto».

Il contenzioso
Il Comune di Frosinone ha acquistato il Cinema Teatro "Nestor" nel 2014 per 640.000 euro. Un'operazione importante da parte dell'amministrazione che, successivamente, ha affidato la gestione alla società Cinema Nestor srl (la transazione stragiudiziale è stata raggiunta nel febbraio del 2016) con cui è stato stabilito un affitto mensile pari a 2.500 euro. Al momento è in atto un contenzioso tra le parti per quel che concerne l'aspetto economico e alcuni pagamenti che, la parte pubblica, lamenta di non aver ricevuto e, per questo motivo, ha inviato nelle scorse settimane una lettera di messa in mora alla società che gestisce la struttura con un credito stimato tra i 15 e i 20.000 euro. Di contro sembrerebbe, però, che il Comune sia a sua volta debitore nei confronti della società che gestisce l'intera struttura di una cifra molto vicina al credito vantato dall'ente di piazza Vi dicembre e che sarebbe relativo al pagamento di serate extra rispetto a quelle previste dalla convezione. Tuttavia, si starebbe cercando una composizione bonaria della questione per porre fine al contenzioso. In questo senso le prossime settimane saranno decisive nelle more della pubblicazione del bando. La signora Stella Mandova, rappresentante legale della società Cinema Teatro Nestor srl, sul punto ha dichiarato: «I rapporti con il Comune sono ottimi. Si sta facendo di tutto per tenere in piedi questa struttura con sforzi sia da parte mia che da parte del Comune. Ma purtroppo di chiacchiere se ne fanno tante. A chi farebbe comodo la chiusura di questa struttura? Per poi avere cosa? Un capoluogo di provincia senza nemmeno un teatro. È ovvio si possono fare e cambiare tante cose, ma bisogna essere tutti compatti per il bene del teatro Nestor. Qui c'è qualcuno che sta lavorando alacremente nell'ombra per far chiudere questa struttura».