Sono scaduti giovedì scorso i termini per essere riammessi alla rottamazione delle cartelle e per saldare eventuali rate scadute nei mesi scorsi. Il decreto fiscale collegato alla Manovra infatti consentiva a coloro che avevano aderito alla Definizione Agevolata 2016, ma che non avevano pagato le prime due rate in scadenza a luglio e settembre 2017 e l'eventuale terza rata scaduta il 30 novembre scorso, di regolarizzare la propria situazione versando entro giovedì scorso gli importi dovuti senza ulteriori addebiti. In questo modo i contribuenti avrebbero ripreso il piano di Definizione agevolata scelto nella domanda di adesione.
Ma cosa succede se non si è riusciti a pagare in tempo? Coloro che, per errore o disguidi, non riescono a saldare i debiti entro i termini prestabiliti perderanno i vantaggi della rottamazione e saranno costretti a pagare le multe e le maggiorazioni previste dalla legge. «Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento oltre il termine del 7 dicembre spiega l'Agenzia delle Entrate fa perdere i benefici della 'rottamazione' e l'Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà, come previsto dalla legge, riprendere le procedure di riscossione». La situazione fiscale dei contribuenti tornerà a quella precedente alla richiesta di adesione mentre i versamenti effettuati verranno acquisiti a titolo di acconto.