In coro per gridare rabbia e speranza. I lavoratori dell'ideal Standard sono davanti alla sede di Unindustria per seguire da vicino la riunione tra sindacati e azienda. E per urlare al megafono tutta la loro delusione dopo che la multinazionale ha comunicato la chiusura dello stabilimento. Cinquecento famiglie, tra fabbrica e indotto, che restano a casa da un momento all'altro. Sono le storie di una disperazione corale che si stanno raccontando in questo momento. Da chi ha rinunciato alle ferie e chi compie 50 chilometri per lavorare: sogni infranti da ha comunicazione lapidaria al telefono.

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