Si torna a parlare di apertura della Casa della salute. Il "parto" sembrava essersi fermato al 6 maggio 2016, quando era stato ufficialmente aperto il cantiere presso l'ex ospedale "Santa Maria della Pietà". A rifocalizzare l'attenzione sulla struttura ci ha pensato, nei giorni scorsi, il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Giulio Conti. Lo ha fatto su Facebook annunciandone l'apertura per il mese di dicembre. Ad alcuni sarà sembrata la solita boutade dello spumeggiante consigliere, invece sembrerebbe proprio che la Casa della salute verrà "inaugurata ufficialmente" entro la fine dell'anno. Trovata preelettorale, diranno i detrattori. Parrebbe invece di no. Da alcune indiscrezioni sembrerebbe che la struttura non sarà una scatola vuota da taglio del nastro, ma un contenitore di servizi come promesso a suo tempo dall'assessore regionale (Rapporti con il Consiglio, Ambiente, Rifiuti) Mauro Buschini, che questo progetto lo ha seguito e lo continua a seguire passo passo, come ha ribadito anche durante il congresso cittadino del 15 ottobre scorso in cui è stata eletta Emanuela Piroli come segretario. Proprio in quell'occasione l'assessore Buschini aveva rinnovato il suo impegno per la struttura sanitaria che per Ceccano e il territorio rappresenta molto in termini di sanità e lavoro. Insomma ci ha messo sempre la faccia così come i democrat ceccanesi che non hanno mai mollato, sollecitando l'ente e la Regione, in tutti questi mesi. Ebbene sembrerebbe proprio che la Casa della salute di Ceccano stia per aprire le porte. Al suo interno dovrebbero partire tra la fine dell'anno e i primi di gennaio il Pdta (percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali), il Pua (punto unico di accesso), la diagnostica radiologica (Rx, ecografie e Tac), l'Unità di degenza infermieristica (tradotto: posti letto gestiti da personale infermieristico, destinati ai pazienti, dimissibili dall'ospedale, che richiedono una stabilizzazione clinica dopo un ricovero per eventi patologici acuti). Insomma un bel pacchetto di servizi per l'utenza e un "colpetto" ai detrattori di cui sopra. E non finirebbe qui. Sul modello di quella di Pontecorvo i servizi aumenteranno man mano grazie alla crescita degli accessi. Più i numeri si consolideranno, più si continuerà a investire sulla struttura. Attendiamo il taglio del nastro