In tempi in cui si è sempre connessi, anche lo sfratto diventa digitale. All'inquilino moroso si può comunicare anche via pec la fine della locazione. Così ha deciso il tribunale di Frosinone, ritenendo valido l'avviso di sfratto per morosità anche via posta certificata. Tanto più che così, a differenza della notifica tradizionale, non si rischia una mancata consegna.
Il tribunale ha dichiarato inammissibile l'opposizione proposta contro l'ordinanza di convalida di sfratto per morosità e il decreto ingiuntivo. Il ricorrente chiedeva di annullare la convalida dello sfratto e si opponeva al decreto ingiuntivo, da 16.000 euro per i canoni scaduti. Soprattutto riteneva non valida la notifica mediante pec all'indirizzo della propria azienda.
Per il tribunale «si deve escludere che l'intimazione di sfratto e la contestuale citazione per la convalida debbano essere notificati necessariamente dall'ufficio giudiziario». Il giudice precisa che «la notificazione effettuata con modalità telematica si perfeziona nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna». E dunque il mittente ottiene «una ricevuta di accettazione, che contiene i dati di certificazione che costituiscono prova dell'avvenuta spedizione del messaggio di posta elettronica certificata». E di rimando, il destinatario ottiene «una ricevuta di avvenuta consegna che costituisce prova» che il messaggio di pec «è effettivamente pervenuto all'indirizzo elettronico del destinatario, indipendentemente dalla lettura che questi ne abbia fatto». Per il magistrato è irrilevante che il destinatario «abbia letto il messaggio di posta elettronica e abbia aperto tutti gli allegati, allo stesso modo in cui è irrilevante che il destinatario del plico cartaceo lo abbia aperto leggendo il suo contenuto». Altrettanto irrilevante, per il tribunale, è il formato degli allegati del messaggio. Altra contestazione sollevata nel ricorso. Questo perché la pec che contenga un atto giudiziario raggiunge sempre lo scopo, indipendentemente dal formato, a patto che il documento informatico sia tale da «rendere chiaramente comprensibile il contenuto».
Via gli inquilini morosi: adesso si può anche con la pec
Frosinone - La sentenza: innovativa pronuncia del giudice civile di Frosinone. Respinto il ricorso con cui si contestavano le modalità di notifica
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