L'iter burocratico per l'arrivo dei 18 milioni destinati a Frosinone per la riqualificazione delle periferie ha ormai imboccato il viale del traguardo. In questa settimana è, infatti, atteso l'arrivo dalla presidenza del consiglio dei ministri della bozza di convenzione che dovrà essere compilata, approvata dalla giunta Ottaviani e inviata nuovamente a Roma per la sottoscrizione, non prima di aver ottenuto anche l'approvazione da Ferrovie dello Stato e dal Demanio per la parte che attiene al recupero della stazione ferroviaria e di alcune volumetrie e spazi pubblici su piazzale Kambo.
Un iter che dovrebbe concludersi in un lasso temporale di quindici giorni. La scorsa settimana Carlo Gagliardi, capogruppo di Cuoritaliani in consiglio comunale e assessore alla programmazione urbanistica nella passata consiliatura nella quale aveva seguito la pratica relativa ai progetti di Frosinone nell'ambito del "Programma straordinario di intervento sulla riqualificazione urbana e sicurezza nelle periferie" che coinvolge le aree degradate o abbandonate delle città, aveva annunciato che dal 13 novembre erano iniziate le convocazioni dei Comuni dopo che «la Corte dei Conti ha posto il visto sulla delibera Cipe».

La riqualificazione
La proposta che ha messo a punto l'amministrazione guidata dal sindaco Nicola Ottaviani riguarda la ricucitura dell'intera periferia urbana, suddivisa in quattro quadranti, rispettivamente nei territori ai confini con Alatri, Ferentino, Ceccano e Torrice, per un importo complessivo di 18 milioni di euro. All'interno degli interventi proposti dall'amministrazione Ottaviani, in particolare, è stato giudicato ammissibile il nuovo comparto di arredo urbano nella zona Scalo, grazie al quale sarà possibile completare la realizzazione della grande piazza, il cui primo step è stato inaugurato nella estate 2016 nell'area della chiesa della Sacra Famiglia e di piazzale Kambo, di recente liberata dal deposito del Cotral. Gli ulteriori interventi riguarderanno la ricucitura delle zone di confine tra la città di Frosinone e i comuni del circondario, in particolare Ceccano, Patrica e Alatri, ridisegnando anche le zone ad espansione urbanistica, al fine di elevare la qualità degli standard delle infrastrutture viarie e tecnologiche di proprietà pubblica.
Il progetto parte, come detto, da una suddivisione del territorio in quattro quadranti considerati periferie, sulla base dei canoni indicati dal bando al quale il Comune di Frosinone ha partecipato. Il finanziamento è stato chiesto per lo studio e la progettazione e per interventi di recupero in tutti i settori. Nella successione temporale si partirà dal quadrante sud-est, quello che ingloba corso Lazio, piazzale Kambo e parte del quartiere Scalo, in passato oggetto già di un intervento di pianificazione: il Plus con il quale sono state realizzate opere molto importanti. La filosofia del progetto è quella di continuare la riqualificazione della zona di corso Lazio, ma di agganciare tra loro quelle porzioni di territorio che sono oggi separate dalla linea ferroviaria che fa da cesura, senza dimenticare la rigenerazione urbana di tutta l'area antistante la stazione.

Piazzale Kambo
L'intervento coinvolgerà, poi, le superfici comprese tra piazzale Kambo, la stazione ferroviaria e l'area Eni, ex Iacorossi, con l'individuazione di una superficie di circa 10.000 metri quadrati, dove sorgerà una piazza sul modello rinascimentale, unitamente a circa 5.000 metri quadrati di portici commerciali ad un solo piano. Lo spazio davanti alla stazione ferroviaria sarà riqualificato con la completa liberazione dalle automobili e la realizzazione di percorsi pedonali con un ampio giardino e alberature varie che contribuiranno a dare un aspetto più decoroso all'intera zona agli occhi di chi scende dal treno ed entra a Frosinone. Nelle intenzioni dell'amministrazione Ottaviani c'è l'idea di fare di piazzale Kambo uno dei salotti buoni della città tale da renderlo un bel biglietto da visita per il capoluogo. Il restyling della stazione sarà a carico di Fs. Nei mesi scorsi il sindaco Nicola Ottaviani ha firmato un protocollo d'intesa che inserisce Frosinone in "500 stazioni", previsto nel Piano d'impresa del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane 2014-2017, per il miglioramento dei servizi offerti, compresi quelli commerciali, dell'accessibilità e del decoro delle stazioni e degli spazi adiacenti.

La nuova stazione
La stazione ferroviaria cambierà completamente volto con una nuova architettura degli interni e un ripensamento della vivibilità degli spazi per renderli disponibili e fruibili agli utenti praticamente ventiquattro ore su ventiquattro.
Si metterà mano alla riqualificazione del sottopasso e saranno potenziati i collegamenti pedonali e la pista ciclabile.
A corso Lazio saranno realizzati strutture ad uso pubblico e collegamenti stradali nuovi per migliorare la viabilità e nuovi spazi verdi. Un progetto ambizioso che potrebbe cambiare il volto di buona parte della città.

L'incognita
L'unico aspetto che attende un chiarimento è quello relativo alla erogazione dei fondi. A quanto pare, in alcuni casi, sembra che da Roma sia stato chiesto alle prime amministrazioni comunali che hanno sottoscritto le convenzioni di operare una anticipazione di cassa, per essere, poi, "rimborsati", per far partire i progetti. È chiaro che un conto è anticipare 500.000 euro, un conto 18 milioni, ma su questo punto si attendono delucidazioni.