Claudio Martino è responsabile nazionale dell'ufficio stampa dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus (AIFVS). Ci incontriamo a Frosinone, sua città di residenza dove, insieme con Franco Cocco (responsabile di sede) ed altri soci, gestisce la sede locale dell'AIFVS. Lo intervistiamo a distanza di un anno e mezzo dall'approvazione della legge sull'omicidio stradale (n. 41 del 23 marzo 2016).


Signor Martino, l'AIFVS, insieme con altre forze, porta avanti da anni una dura battaglia per ottenere strade più sicure. A che punto siamo?


"Indubbiamente, rispetto all'inizio del secolo, c'è stato un notevole calo nel numero delle vittime della strada. In modo particolare, l'introduzione della patente a punti, specialmente nelle prime fasi della sua applicazione, ha indotto gli automobilisti a tenere un comportamento più rispettoso del codice della strada. Tuttavia, la tendenza al calo delle vittime, negli ultimi anni, si è praticamente arrestata ed è aumentata la percentuale, rispetto al numero complessivo di morti e feriti, dei pedoni e ciclisti. Sono migliorate le caratteristiche tecniche delle vetture rispetto alla protezione dei suoi occupanti, mentre non è aumentata l'attenzione agli utenti "deboli" (i pedoni ed i ciclisti, appunto). Il vero cuore della lotta all'incidentalità è, a mio avviso e di sempre più studiosi del problema, il controllo della velocità"


L'introduzione della legge sull'omicidio stradale ha ridotto i casi di morte sulle nostre strade?


"Il tempo trascorso dalla promulgazione della legge è troppo breve per tirare conclusioni statistiche serie. Come per qualsiasi altra legge, quello che conta non è da quando è presente nel codice penale, ma da quando l'opinione pubblica comincia a percepirne l'esistenza. La patente a punti, ad esempio, è stata immediatamente efficace perché i suoi effetti sono stati immediati. Per quanto riguarda l'omicidio stradale, i suoi effetti deterrenti cominceranno a farsi sentire quando, in ogni comunità, la gente conoscerà casi concreti e vicini (di parenti ed amici) di condanne. Tuttavia, come per ogni norma penale, la deterrenza è solo una delle funzioni, essendo la principale quella di dare giustizia alle vittime... si può dissentire da tale impostazione, ma è quella attualmente alla base del nostro ordinamento penale...Come già detto prima, gli incidenti stradali si riducono con la prevenzione (riduzione della velocità in primis) e migliorando lo stato delle infrastrutture e della segnaletica".


Nella nostra provincia, l'ultimo grave caso si è verificato poche settimane fa a Ferentino, con la morte di due coniugi entrati in collisione con un automobilista, al quale era stata ritirata la patente e che è risultato positivo all'assunzione di sostanze stupefacenti...


"Senza entrare nel merito dell'incidente specifico, la cui dinamica è contestata dall'indagato, esso ripropone il problema di un controllo serio su quanti hanno precedenti per guida in stato di ebbrezza e/o sotto l'effetto di droghe. Io mi chiedo, ad esempio, se sia vero che l'auto era intestata all'indagato... magari non avrebbe mai ottenuto di farsi prestare la macchina da qualche amico o parente, consapevole della sua situazione. Perché, ad esempio, non proibire, per legge, l'acquisto di un'auto da parte di chi ha precedenti come l'indagato per l'incidente di Ferentino?"


La vostra associazione è un punto di riferimento nazionale ed anche di questo territorio. Quale messaggio si sente di lanciare?


"Come AIFVS ed Associazione Roberto Cocco per la sicurezza stradale, siamo costantemente impegnati in iniziative tese a sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della sicurezza stradale; ogni anno, ad esempio, nel mese di febbraio, svolgiamo una fiaccolata per ricordare le vittime della strada e protestare per la scarsa attenzione, da parte degli enti preposti, sui temi della prevenzione. In modo particolare, in tutti gli istituti scolastici comprensivi di Frosinone e di alcuni comuni limitrofi, portiamo avanti, da ben tredici anni, in collaborazione con le varie polizie locali, un progetto (Premio Roberto Cocco) teso ad aumentare la conoscenza del codice della strada. Il messaggio principale che sento di lanciare è di non fare come me: non aspettare che qualcosa di brutto accada a te o a qualche parente od amico per cominciare ad occuparti di prevenzione e sicurezza stradale! E principalmente: rispetta sempre il codice della strada"