Tornano le domeniche ecologiche. E torna la polemica sull'inquinamento e sulle misure da intraprendere per limitare l'impatto delle polveri sottili sulla città.
Da una parte c'è chi protesta per le troppe auto che, più o meno impunemente (solo sedici i multati), hanno potuto circolare nelle aree interdette. Dall'altra c'è chi richiede una revisione del piano regionale di risanamento della qualità dell'aria che impone, praticamente a tutti i comuni della valle del Sacco, di ricorrere a misure estreme come i blocchi del traffico.
Ieri è andata in scena la prima delle quattro domeniche ecologiche che il Comune ha predisposto nel periodo più freddo dell'anno, quando le polveri sottili e quelle più fini schizzano a valori oltre i limiti di legge. Infatti, non si deve superare per più di 35 volte all'anno i 50 microgrammi per metro cubo e la media annuale dovrebbe essere sotto i 40. Frosinone, nel corso degli anni, ha più volte sforato, finendo, anzi, con il trovarsi ai primi posti della classifica nazionale. Impiegati almeno la metà dei vigili urbani a disposizione del comando per i controlli.
Una controprova, dell'effetto del blocco del traffico sulle polveri sottili questa volta non ci sarà. La centralina Arpa dello Scalo dal 5 novembre non fornisce dati. Ragion per cui un termine di paragone si potrà avere dai risultati di Ceccano, dove come Frosinone anche ieri c'era il blocco, e dove i valori del pm10 sono simili. A oggi, lo Scalo ha 55 superamenti annui contro i 53 di Ceccano, che, sabato, aveva 60 microgrammi per metro cubo. Negli ultimi giorni sotto controllo sono risultati i valori del pm10 in viale Mazzini, dove gli sforamenti sono inferiori rispetto allo Scalo (13 da inizio anno). Al polivalente, sabato, il pm10 era a 28, mentre il pm2,5, molto più pericoloso del primo (e non misurato in via Puccini) era a 18, un numero non molto distante da quella soglia di 25, che, in media, non andrebbe superata nel corso dell'anno. Il 3 e il 4 novembre, in viale Mazzini il pm2,5 è salito a 38 e 36, valori massimi dall'inverno.
Nel dossier di Legambiente Ecosistema urbano Frosinone, penalizzato dall'inquinamento, si è posizionato al 99esimo posto su 104 capoluoghi. Per gli sforamenti nel 2017, Frosinone è quarta in Italia dopo Torino, Cremona e Padova. Per l'inquinamento ambientale nei comuni ricadenti nella giurisdizione del tribunale di Frosinone, è stata effettuata una consulenza tecnica dalla procura di Frosinone per capire natura delle polveri, effetti sulla salute umana e grado di attuazione delle misure previste dal piano di risanamento della qualità dell'aria. L'azione ha fatto sì che i provvedimenti anti inquinamento venissero presi più seriamente dalle amministrazioni, rimaste fino ad allora, con l'eccezione di Frosinone, per lo più inerti di fronte all'innalzamento dei valori. Da registrare per Frosinone, a gennaio, una due giorni di blocco totale del traffico domenica e lunedì con le scuole chiuse.
«Il Comune di Frosinone - ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani - ha il dovere di contrastare con ogni mezzo i fenomeni inquinanti, anche mediante un approccio più complesso. I dati scaturiti da questa giornata di blocco del traffico saranno confrontati, con i responsabili dell'Arpa e delle associazioni a tutela del diritto alla salute, per trovare rimedi condivisi e che incidano sui valori delle emissioni. La limitazione della circolazione stradale come l'abbassamento delle temperature all'interno delle abitazioni, non rappresenta la risoluzione del problema connesso ai livelli del pm10 e del pm2,5 ma, certamente, non aumenta l'incidenza del rischio delle polveri sottili sulla salute».