Targhe alterne, domeniche ecologiche, campagna di sensibilizzazione sull'uso razionale degli impianti di riscaldamento domestici e un tavolo intercomunale per affrontare il problema pm10 e inquinamento.
Questi i temi trattati dalla commissione ambiente del Comune di Frosinone (che vede come presidente Mariarosaria Rotondi e commissari Igino Guglielmi, Christian Bellincampi, Andrea Campioni e Vittorio Vitali) nella seduta di ieri che all'ordine del giorno aveva: proposta di delibera di giunta comunale per gli interventi programmatici di risanamento della qualità dell'aria per la stagione invernale 2017-2018.
«La commissione - ha detto il presidente Rotondi - ha approvato la proposta di deliberazione dell'esecutivo comunale che ricalca, in buona sostanza, la narrativa di quella dell'anno precedente che si richiama al dettato normativo del piano regionale per il risanamento della qualità dell'aria».
Rispetto al passato, le uniche variazioni riguardano le fasce orarie della circolazione a targhe alterne: quest'anno sarà in vigore dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 22.30 con una finestra tra le 13 e le 14.30 per consentire un più agevole afflusso e deflusso dai luoghi di lavoro. L'obbligo di circolazione a targhe alterne per tutti i veicoli a combustione interna ad uso privato avrà durata dal 1o novembre (sarà operativo non appena emessa l'ordinanza) il lunedì e il venerdì fino al 31 marzo.
La circolazione nei giorni di lunedì è ammessa ai veicoli con targa dispari e nei giorni di venerdì a quelli con targa pari. L'ordinanza riguarda tutti i tipi di macchine e saranno esentati solamente i mezzi a basso impatto ambientale ovvero elettrici, ibridi, a metano, gpl e diesel dotati di filtro antiparticolato (Fap). Le limitazioni non riguardano comunque i veicoli adibiti a pubblici servizi, i veicoli a servizio di persone invalide e comunque autorizzate dalla polizia locale per esigenze speciali. Confermate le quattro domeniche ecologiche: due a novembre (12 e 26), una febbraio e una marzo anche se per queste ultime due devono ancora essere stabilite le date.
Sarà, inoltre, previsto, tra le varie misure lo spegnimento dei motori per soste maggiori di un minuto e comunque ai semafori, per i veicoli merci nelle operazioni di carico e scarico e per i mezzi del trasporto pubblico nelle aree di sosta e nei nodi di scambio. «La commissione - ha proseguito Rotondi - è stata unanime nello stabilire che, per rendere efficaci le misure proposte, sia necessaria una strategia intercomunale, perché l'aria ovviamente non rimane nell'ambito di determinati confini territoriali, per cui siamo stati concordi nell'affidare agli uffici la convocazione di un tavolo di confronto che coinvolga i rappresentanti istituzionali dei comuni viciniori a Frosinone per combinare e armonizzare gli interventi e renderli più efficaci possibili nella loro omogeneità. Inoltre, reitereremo la richiesta alle aziende di trasporto pubblico di utilizzare mezzi ad impatto ambientale zero anche se la Geaf già lo fa e pure su questo vorremmo coinvolgere gli altri Comuni».
In commissione, fatte salve le disposizioni come la riduzione della temperatura negli ambienti che non potrà superare i 20 gradi per uso residenziale, commerciale, direzionale e ricreativo e i 18 gradi negli edifici a uso industriale e artigianale; il divieto di uso della legna da ardere o delle biomasse per alimentare impianti di riscaldamento di potenza superiore ai 35 Kw qualora esista la possibilità di riscaldarsi con combustibili gassosi o gpl; il divieto di accendere camini, aperti e chiusi, stufe a legna, pellet o biomasse esteso a tutto il territorio comunale, se servito dalla rete del gas metano e da gpl, un capitolo è stato dedicato al riscaldamento domestico e alle emissioni in atmosfera delle caldaie.
«Avvieremo - ha concluso Rotondi - una campagna di sensibilizzazione, facendo appello al senso civico dei frusinati, per un utilizzo razionale degli impianti di riscaldamento evitando un uso superiore alle reali esigenze. Se siamo tutti consapevoli del problema inquinamento, è giusto che ognuno di noi faccia la propria parte per la tutela del bene superiore della salute pubblica».