Il sogno è cullato da tanti anni, ma questa sembra essere la volta giusta. Frosinone avrà la sua pinacoteca e troverà posto all'interno di un grande immobile, nel cuore del centro storico, in via del Carbonaro. L'amministrazione Ottaviani vuole, infatti, adattare un palazzo di proprietà comunale, disposto su quattro livelli, per un'estensione globale di 450 metri quadrati, che ha anche un accesso da piazza Scappaticci, a ulteriore sede museale e a pinacoteca.

Al piano terra ci sono superfici per 89 metri quadrati, mentre i restanti 361 sono disposti primo, secondo e terzo piano così ripartiti: primo 106 mq, secondo 77 più 116 mq di terrazza, terzo 82 mq.

«In sinergia con l'assessore al patrimonio Pasquale Cirillo, con l'assessore all'ambiente Massimiliano Tagliaferri e con l'assessore alla cultura Sementilli - ci ha detto nei giorni scorsi l'assessore con delega al centro storico e alla promozione della città Rossella Testa - stiamo portando avanti una serie di sopralluoghi all'immobile di via del carbonaro proprio per valutare la fattibilità del progetto di creazione della pinacoteca e di una sorta di museo diffuso che ci permetterebbe di centrare re diversi obiettivi: recuperare e valorizzare il patrimonio immobiliare comunale, dotare il museo finalmente di spazi adeguati all'importanza dei reperti che custodisce e rilanciare la dimensione culturale del centro culturale, facendolo tornare un importante polo attrattore».

Nel palazzo di via del Carbonaro, infatti, in base alle linee di azione individuate dal piano di estione "Frosinone Alta", oltre alla pinacoteca possono trovare posto altri spazi espositivi del museo archeologico comunale. Spazi che consentirebbero, finalmente, di poter far tornare a Frosinone reperti di origine volsca oggi ancora sparsi in alcuni magazzini tra Roma, Palestrina e Tivoli.

«Il progetto di ampliamento del museo in via XX settembre e in via del Carbonaro con annessa pinacoteca può costituire un volano formidabile per il rilancio e la riqualificazione della parte antica, tanto che con il piano di gestione "Frosinone Alta" lo abbiamo individuato ed inserito tra i punti di forza».

«L'amministrazione Ottaviani - ha concluso Testa - punta a far rinascere il centro storico attraverso la piena fruizione del patrimonio storico, culturale e ambientale; l'approfondimento e la diffusione della conoscenza dei beni attraverso una divulgazione telematica; la rivitalizzazione funzionale del centro storico (mediante azioni progettuali di recupero e riuso delle aree urbane); il mantenimento delle tradizioni locali e delle attività tipiche della città storica; la promozione della collaborazione tra pubblico e privato, anche nell'intenzione di migliorare l'accoglienza e l'ospitalità, la vivibilità e l'accessibilità. Senza dimenticare il tema della mobilità, della sostenibilità e della riduzione delle emissioni dannose nell'aria».