Albert Einstein diceva che "i problemi del mondo d'oggi non possono essere risolti con lo stesso modo di pensare che li ha creati".

Lo sviluppo urbanistico di Frosinone e la modulazione della mobilità all'interno del tessuto cittadino necessita di un cambio di prospettiva, ragion per cui l'amministrazione Ottaviani, facendo tesoro dei cambiamenti subiti dalla città, sta elaborando una concezione della mobilità che porti a migliorare la qualità della vita dei frusinati. Un progetto di sviluppo eco-sostenibile del capoluogo non può non tener conto di forme di mobilità e trasporto alternative e a impatto zero sull'eco-sistema urbano.

L'impostazione filosofica di fondo, infatti, che sta portando avanti l'amministrazione comunale è quella di promuovere e favorire il più possibile il trasporto pubblico urbano, inducendo i cittadini ad usare il meno possibile il mezzo di trasporto privato per ottenere tre diversi risultati: ridurre l'inquinamento da smog; diminuire in maniera drastica il traffico; agevolare una maggiore vivibilità degli spazi urbani. In questo contesto un'esigenza non più procrastinabile è quella di incentivare la mobilità ciclistica, soprattutto attraverso la realizzazione di un percorso ciclabile protetto di attraversamento della città. E a tal proposito un progetto, elaborato dall'amministrazione Ottaviani, cantierabile in tempi ragionevoli c'è già.

Un progetto che prevede la realizzazione di una lunga pista ciclopedonale che dallo stadio "Benito Stirpe" in zona Casaleno arriva fino alla fontana Bussi nel quartiere De Matthaeis. Un serpentone di circa otto chilometri la maggior parte dei quali rientranti in un percorso che fiancheggia il fiume Cosa, con lo scopo anche di valorizzare le bellezze naturalistiche del corso d'acqua.

Il Comune per un tratto significativo ha già acquistato i cordoli per la realizzazione della ciclabile che dalla piazza di fronte alla chiesa della Sacra Famiglia, transitando per via Fontana Unica, arriva fino al nascente "Parco del Matusa". In un secondo step, la pista ciclopedonale dal vecchio stadio "Comunale" proseguirà lungo il Cosa arrivando fino all'ascensore inclinato. Lì verrà creato un prolungamento della strada inaugurata sabato scorso (che consentirà l'istituzione di isole pedonali in via Aldo Moro fungendo da bypass viario con il corso principale) che, raccordandosi con la ciclopedonale, arriverà fino al ponte romano di De Matthaeis e alla fontana Bussi. Poi il collegamento dalla stazione allo stadio "Benito Stirpe", passando per il parcheggio dell'Agenzia delle Entrate, il sottopasso della Monti Lepini, viale Michelangelo e Viale Olimpia. Il primo step è realizzabile brevi manu. Per il secondo, quello dal "Comunale" alla fontana Bussi c'è bisogno di acquisire porzioni di terreni dai privati. Con la maggior parte di essi c'è già un accordo per una cessione bonaria. Si tratta, infatti, di fondi che si trovano a ridosso del corso d'acqua per i quali vige il vincolo di inedificabilità nella fascia di rispetto di 50 metri dall'argine così come previsto anche dal piano regolatore. Tempi di realizzazione? Difficile stabilirli anche perché tutto dipende dalla durata delle trattative con i privati per la cessione delle porzioni di terreno, ma dagli uffici tecnici sono fiduciosi di una rapida soluzione.

Intanto, a breve il tratto di via Fontana Unica vedrà la luce, senza dimenticare che anche all'interno del "Parco del Matusa" verrà realizzata una pista ciclopedonale di 2.400 metri quadrati e di sei metri di larghezza che farà da anello al parco e che fungerà da filo conduttore e da interscambio tra le varie piazze verdi presenti all'interno dell'area verde.