C'è chi sostiene che il prezzo da pagare sarebbe talmente alto da mettere in crisi le casse dell'Amministrazione cittadina. E chi, invece, fa notare che potrebbe essere l'unica soluzione per rilanciare il centro storico. Ma quel palazzo, davvero tra i più belli della provincia di Frosinone, a breve potrebbe passare di mano.

Costruito a partire dal 1854 sul sito dell'antica chiesa di Santa Lucia, l'imponente edificio, che fino alla chiusura, il 10 ottobre 2008, ha ospitato gli uffici della Banca d'Italia, fu fino alla seconda guerra mondiale la caserma dei reali carabinieri. In precedenza era stato anche sede dei gendarmi pontifici. Da quel giorno sono passati nove anni. Ora Palazzo Koch ha stabilito che deve essere alienato.

Lo ha inserito, stavolta ufficialmente, tra gli immobili in evidenza per la vendita, insieme ad altre 29 proprietà sparse su tutto il territorio nazionale. L'edificio di via del Plebiscito, oltre all'ex filiale, dispone pure di due alloggi e un ufficio.

«La Banca – spiega l'istituto di credito - prosegue nell'attività di dismissione degli immobili resisi disponibili a seguito del riassetto della rete periferica. Oggetto di vendita - prosegue - sono principalmente gli edifici già adibiti a uso istituzionale, ubicati nei centri storici delle città dove le filiali hanno cessato di operare. Si tratta di immobili di alto pregio, in molti casi anche di interesse storico e artistico, ben inseriti nel contesto urbano che li ospita in cui rappresentano un riferimento per le comunità locali».

Le vendite avverranno attraverso la valutazione delle manifestazioni d'interesse presentate direttamente alla Banca, oppure pervenute a seguito della pubblicazione di avvisi di vendita.

L'acquirente sarà selezionato sulla base delle regole e dei valori di congruità fissati all'interno dell'istituto con la collaborazione di esperti indipendenti, nonché tenendo conto delle informazioni acquisite sul soggetto interessato.

«Per qualsiasi informazione in merito agli immobili oggetto di dismissione – conclude l'istituto di via Nazionale - è possibile contattare direttamente gli uffici competenti della Banca d'Italia via email: servizio.imm.gepaco.dismissioni@bancaditalia.it o pec imm@pec.bancaditalia.it.

Gli indirizzi di posta elettronica (email o pec) sopra indicati possono essere utilizzati anche per comunicare un interesse all'acquisto di un immobile. Il punto è che Frosinone dal dopoguerra non ha più una sede comunale degna di un comune capoluogo. All'epoca il palazzo che ospitava sindaco e giunta sorgeva a fianco della Prefettura, in piazza della Libertà, e fu distrutto dai bombardamenti.

L'amministrazione di allora vendette l'area alle Poste; cosicché fu realizzato l'edificio che tutt'oggi ospita gli uffici postali centrali. Stavolta, quindi, si presenta l'occasione di compiere una riconnessione storica di notevole rilievo, riportando la sede comunale principale a fianco del Palazzo di Governo, in una posizione peraltro migliore, anche perché quello della Banca d'Italia affaccia su una piazza particolarmente idonea per gli eventi, su un belvedere meraviglioso, con un'area adibita a giardini e nei pressi dell'ascensore inclinato. Tutto ciò dovrebbe spingere l'Amministrazione Ottaviani, ma anche la minoranza, ad attivarsi prontamente per non farsi sfuggire l'occasione di dotare il capoluogo di un Municipio di prestigio. «La Banca – si ribadisce tra le indicazioni – valuta anche manifestazioni d'interesse per la locazione o in comodato». Non resta che farsi avanti.