«Toglietemi tutto, ma non la mia auto blu». Chiamatelo vezzo, benefit o mezzo per identificare uno status symbol per sentirsi importante. Fatto sta che se il governo Renzi aveva cercato, in un modo o nell'altro, di ridurre la "flotta" delle auto di Stato in nome dell'ormai quasi dimenticata spending review, ecco che l'ultimo censimento sulle vetture della pubblica amministrazione, concluso il 28 febbraio 2017, ha prodotto numeri che lasciano, quanto meno, basiti.
Comparati dalla società di data management Twig, sotto commissione della Repubblica, i dati hanno mostrato un incremento di 8.791 veicoli rispetto al 2016. E, cosa che maggiormente colpisce, è che il vero boom delle auto di servizio e blu (la prima categoria non prevede l'autista) è nei Comuni. Nel 2016 siamo arrivati a quota sedicimila, quasi il doppio rispetto all'anno precedente e al numero dei municipi, 7.978. Senza contare che il panorama delle auto istituzionali ha ancora i suoi buchi neri, perché i Comuni sono riluttanti a dichiarare e quelli che hanno denunciato il numero del parco macchine sono ancora soltanto il 60,6%.
Nel Lazio e in Ciociaria
Tra i cinque capoluoghi laziali, a farla da padrona è certamente Roma: 42 le auto blu (146 quelle di servizio), seguita da Viterbo con 16, Latina con 13 mentre a Frosinone se ne sono fatte bastare 10. E proprio spulciando tra i 91 Comuni ciociari si scopre che "il cielo è sempre più blu", per dirla alla Rino Gaetano, sopra Boville Ernica: a fronte di 8.622 abitanti, infatti, lo studio di Repubblica conta 17 auto tra servizio e blu (4 per gli uffici senza autista, 9 a uso esclusivo con autista e 4 a uso non esclusivo con autista). A seguire c'è Alatri (che peraltro è in predissesto finanziario): 15 le vetture di proprietà, tutte a disposizione degli uffici senza autista, quindi non blu ma di servizio. Anche ad Arpino, dove sono tutte senza conducente, la flotta è piuttosto consistente: 12. Staccano di poco Frosinone, Ceccano e Ceprano con dieci; la città dei papi ne ha nove; sette quelle in uso al Comune di Veroli e una in meno nella vicina Monte San Giovanni Campano.
Soltanto quattro a Cassino, dove il sindaco preferisce usare la sua Lancia Ypsilon già multata ben due volte davanti al palazzo municipale (la Lancia Thesis grigia è sempre in garage). Sora e Ferentino, invece, non dichiarano e come loro diversi altri. A Giuliano di Roma ognuno fa da sé: di auto blu neanche il tappetino. Alla Provincia, invece, che dispone di dieci vetture, due sono quelle di rappresentanza: una per il presidente e una per i consiglieri. E poi ci sono le Comunità montane. Ma questa è tutta un'altra storia...