L'ondata di caldo che sta interessando l'Italia non si placa. Oggi allarme a Frosinone, Latina, Campobasso Perugia, Roma e Torino. Sono classificate con bollino rosso, che indica «condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche».

A renderlo noto è il ministero della Salute. Intanto è operativo il piano regionale per tutelare dalle ondate di calore la popolazione più a rischio. È rivolto soprattutto gli anziani oltre i 64 anni, l'obiettivo è garantire l'assistenza nelle giornate con le temperature più alte, come quelle previste dai bollettini meteorologici dei prossimi giorni. La copertura assistenziale è assicurata da cinquemila medici di famiglia in prima fila a Roma e nel Lazio proprio per affrontare l'emergenza caldo.

Dal 2013, infatti, ciascun paziente a rischio è inserito nel programma attraverso una scheda personale. Oltre 40mila i cittadini coinvolti nel programma: di questi, 30mila presentano patologie respiratorie o cardiocircolatorie. In sei città del Lazio sono previsti specifici sistemi di allarme con l'obiettivo di modulare gli interventi. Si tratta di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia. Il piano prevede sorveglianza attiva sulla popolazione identificata sulla base dei quattro diversi livelli di rischio definiti dall'Osservatorio epidemiologico regionale. I medici di medicina generale possono includere i pazienti per tutto il periodo in cui il programma è attivo, privilegiando i pazienti con punteggio più elevato (livello 3 e 4).

Gli accessi domiciliari verranno effettuati durante i giorni in cui sono previste condizioni climatiche a rischio per la salute. Il medico dovrà programmare le visite domiciliari entro le 72 ore se il sistema di sorveglianza meteorologica indica un livello di allarme medio, entro le 48 ore se il livello è appena superiore per i soggetti più suscettibili e a rischio e ripetutamente se l'allarme è rosso.

Potenziata pure la rete dei servizi territoriali. Questa iniziativa, con gli ambulatori aperti il sabato e la domenica e con le Case della Salute, fa parte delle misure messe in campo dalla Regione Lazio per affrontare l'emergenza caldo. I consigli sono quelli di uscire di casa nelle ore meno calde della giornata e d proteggere il capo con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole. Sia in casa che all'aperto, indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute. Rinfrescare l'ambiente domestico e di lavoro. Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende; chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte). Se si utilizza l'aria condizionata, ricordarsi che questo efficace strumento va utilizzato adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute. Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca e in casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca. Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all'aperto attività fisica intensa o lavori pesanti. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante).