Fiuggi è finita diritta e sparata dentro l'emergenza tra le emergenze. Continuano ad arrivare migranti e questo altro non fa che aumentare l'esasperazione degli operatori economici. Gli albergatori hanno dichiarato lo stato di agitazione e non solo. Del resto oggi in città si contano più extracomunitari che curanti alle Terme.

Una situazione che rischia di deflagare da un momento all'altro. Ieri il numero uno di Federalberghi di Fiuggi, Bruno Della Morte ha rimesso una nota al Ministro degli Interni, Marco Minniti, al Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli ed al Commissario Straordinario del Comune di Fiuggi, Francesco Tarricone.

La nota degli albergatori

«Fiuggi, città turistica rinomata per le proprie acque termali curative, con questa lettera denuncia il metodo per il quale ad oggi ci troviamo ad ospitare in città circa 170 extracomunitari in due distinti alberghi da circa un anno, e in questi giorni ne stanno arrivando altri 80 alloggiati in civili abitazioni - prosegue Della Morte - Fiuggi conta poco più di 10 mila residenti e se dovesse valere la regola di 2,5 extracomunitari ogni mille abitanti saremmo largamente fuori dai parametri. Chiediamo con forza che vengano rivisti i criteri dei bandi di gara, affinché le destinazioni non siano più di libera scelta delle cooperative affidatarie. Le destinazioni devono essere selezionate da un organismo composto dalla Prefettura, dal Comune, da un comitato di cittadini e associazioni di categoria. Sulla scorta quindi del censimento degli extracomunitari già destinati dalla Prefettura nella nostra provincia di Frosinone, si potranno evitare per il futuro sperequazioni tra le diverse località; mettere inoltre al riparo Fiuggi da eventuali nuovi arrivi perché oltremodo satura rispetto all'accoglienza ed in più fortemente compromessa nella propria economia. Nello scoramento più totale la nostra categoria dichiara lo stato di agitazione unitamente all'intera cittadinanza».

Insiste Bruno Della Morte nella sua lettera. «Con il dovuto rispetto per chi rifugge dalla fame e dalle guerre, c'è un'economia intera incentrata sul turismo da salvare e questo fenomeno non facilita la ripresa per gli inevitabili ed oggettivi danni d'immagine. Chiediamo – chiude il numero uno di Federalberghi - alle istituzioni la doverosa e giusta attenzione per Fiuggi, onde consentirci di esistere attraverso la nostra unica risorsa qual'è il Turismo». Non c'è dubbio e questo spiega anche perché molti albergatori minacciano di riconsegnare le licenze in Comune.