Chiude il "Supercinema". La storica sala cine-teatro di via Campidoglio cessa l'attività. Riccardo Amato, gestore della struttura, che per ben 49 anni ha curato la scelta e le proiezioni dei film offrendo un ampio repertorio della "settima arte" non solo ai cepranesi, ma anche a tutti gli abitanti del comprensorio, va in pensione. E sembra che neppure i proprietari dell'immobile siano interessati a proseguire l'attività. Intanto vanno all'asta i quattro diciottesimi del "Supercinema" e non solo. Una porzione di una delle più importanti sale di proiezione della provincia è finita all'asta per un importo base di 112.000 euro, insieme a un'analoga quota di quattordici beni immobiliari disseminati in città.

L'esordio del"Supercinema" risale al lontano 1939 per volontà dei fratelli Armando, Luigi e Mario Magni.Fu una delle prime sale cinematografiche della provincia di Frosinone. Venne ricostruito nel 1949, dopo la guerra, sempre su iniziativa dei Magni e progettato dall'ingegner Cagnacci. L'importanza di questa sala per la comunità cepranese scaturisce anche dal palcoscenico di cui la struttura di via Campidoglio è dotata e che ne ha fatto il fulcro della vita culturale e ricreativa. Infatti, oltre alle proiezioni cinematografiche, il "Supercinema" ha sempre ospitato spettacoli teatrali e di varietà, con la partecipazione di attori noti a livello nazionale.

Nel 1968 ebbe inizio l'attuale gestione del cine-teatro che nel 1985 fu completamente ristrutturato per adeguarlo alle normative di sicurezzae renderlo più confortevole e accogliente. È stato il primo cinema della provincia a installare la rivoluzionaria lampada di proiezione allo xenon (poi adottata da tutti gli altri locali). A frequentarlo per le proiezioni anche molte scolaresche di Ceprano e di Strangolagalli, Arce, Pontecorvo, Pastena. Insomma, un punto di riferimento culturale e sociale per l'intero comprensorio che chiude i battenti. Ceprano ringrazia il gestore Riccardo Amato per quanto ha fatto e deve rassegnarsi a perdere una grande risorsa.