Conti pubblici: il Comune di Alatri sta per entrare in una delle fasi più delicate della sua storia amministrativa. Il tutto è contenuto in una frase che compare nella richiesta di convocazione di un consiglio comunale in seduta straordinaria per lunedì prossimo: ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dall'articolo 243 bis del decreto legislativo 267 del 2000.

Lontani dai tecnicismi, si tratta del "cammino" (che ha una durata massima di dieci anni, ndc) che la legge consente di intraprendere laddove sussistano squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario. In poche parole, è il pre-dissesto finanziario che pone l'azione amministrativa sotto la supervisione di un controllo superiore, poiché quanto fatto finora non è stato sufficiente per poter riequilibrare le casse.

Il percorso per tornare in parità di bilancio si annuncia, come si dice in questi casi, a base di "lacrime e sangue": la possibilità di elevare al massimo le imposte comunali, il blocco delle procedure esecutive, la rivisitazione e la limitazione delle spese, il taglio dei costi e dei servizi. La notizia ha scosso il mondo politico locale e una manciata di minuti è bastata per le prime reazioni, tutte critiche nei confronti del governo cittadino.

Le reazioni

Enrico Pavia ("Noi per Alatri"): «Ce la si potrebbe cavare con una battuta: tanto tuonò che piovve. Da tempo parlavamo delle difficoltà di bilancio: le smentite in merito, le rassicurazioni date alla cittadinanza si sono rivelate per quelle che erano, delle mere bugie che ci hanno poi svelato lo scenario peggiore». Pavia si è spinto quindi a chiedere «Alla maggioranza di togliere al più presto il disturbo in virtù di questa scellerata gestione».

L'opposizione ha inoltre intenzione di domandare una dilazione dei tempi consiliari per studiare al meglio gli incartamenti, in ragione della complessità della materia. Lunedì prossimo o altro giorno che sia, la seduta che verrà si prefigura come una delle più difficili in assoluto, mentre l'amministrazione è davanti ad uno snodo capitale del proprio tragitto istituzionale e politico.