Occhi vispi e la gioia di una ragazzina di soli 8 anni più 100.

La nonnina dei record di Castrocielo, Rosa Fantaccione, ha festeggiato ieri il suo centottoesimo nella sua abitazione del centro storico, nella località "Arenela", con i tanti ricordi legati al passato e un dono speciale che arriva direttamente da papa Francesco.

Nonna Rosa è un pezzo della storia del paese, nata nel monacato di Villa Eucheria il 14 maggio del 1909, da Gerardo e da Adamo Lucia, quando il paese si chiamava ancora Palazzolo di Castrocielo.

Una giornata di festa per tutto il paese ma soprattutto per l'intero quartiere addobbato per la grande occasione con palloncini e coccarde. Una gioia per tutti. A farle visita e a portarle gli auguri di tutta la comunità sono stati il parroco don Natalino Manna, il sindaco Filippo Materiale e il vice sindaco Gianni Fantaccione che le hanno donato una pergamena e le congratulazioni per il traguardo raggiunto. Il suo cuore è scoppiato di gioia quanto don Natalino le ha donato un rosario che lui stesso aveva ricevuto in dono da papa Francesco. Con loro la nonnina ha scherzato: non sono mancate battute di spirito e nostalgiche rievocazione del passato. Sorprende la lucidità e le doti di intelligenza che ancora vivono della ultracentenaria.

«È un bel momento - ha detto il sindaco Materiale - Si tratta di un felice ricorrenza che va avanti da 9 anni, da quando ha tagliato il traguardo dei 100. Rosa è una rarità, è una forza della natura ci colpisce la sua lucidità e la sua grande gioia. La sua longevità è frutto di vita sana, senza stravizi. È bello vedere anche come il suo quartiere sia affezionato a lei».

Nella sua lunga vita ne ha viste tante: le due Guerre mondiali, la fatica e gli stenti della ricostruzione e il lavoro lontana da casa. Eventi che non le hanno mai tolto il sorriso. Componente di una povera famiglia di contadini che aveva otto figli, a 29 anni - era il 1938 - si trasferì in Francia in cerca di lavoro. Diversi sono stati gli anni vissuti a Lione dove ha lavorato per una fabbrica tessile.  Ma Castrocielo è sempre stata nel suo cuore. Ancora una volta ha ricordato: «Sono voluta tornare nel mio paese. Negli anni francesi a Lione non ho mai dimenticato l'italiano e, soprattutto, Castrocielo», ha raccontato nonna Rosa che vive da anni in una casa del centro storico, amorevolmente accudita dal nipote Ermanno e da una badante.

Dopo aver soffiato sulle candeline e aver recitato le preghiere con il parroco, ha dato appuntamento al sindaco al prossimo anno per il suo compleanno.