Partito il conto alla rovescia per scongiurare entro novanta giorni il default dei conti comunali con il piano di riequilibrio. Le speranze dei cepranesi sono riposte nelle somme relative agli usi civici dovute al Comune dalla Società Autostrade, negli eventuali affitti dei moduli del polo artigianale, nel canone dell'impianto fotovoltaico dell'ex Ramazzotti sotto sequestro e nei possibili rientri economici che si riusciranno a incassare entro i prossimi tre mesi.
Il consiglio comunale ha approvato il bilancio, il Dup e l'avvio della procedura di riequilibrio. Nella seduta di lunedì scorso è stato confermato il grave stato finanziario dell'ente. Colpa del passato o incapacità amministrativa del presente? Rimpalli di responsabilità e accuse reciproche di miopia politica e superficialità fra maggioranza e opposizione.
Ceprano ha un debito di oltre due milioni e seicentomila euro, i conti non tornano e per questo si deve ricorrere alla manovra di riequilibrio. Una condizione di sostanziale predissesto finanziario che impone ora un piano di rientro decennale da varare entro il prossimo mese di luglio.