«Tanta qualità, ma anche tanto spirito imprenditoriale e una attività di promozione condotta con grande sapienza e nella consapevolezza di quanto i nuovi traguardi commerciali siano più vicini che mai in passato». È il commento di Aldo Mattia dopo il suo intervento al Vinitaly dove, nella doppia veste di direttore della Coldiretti del Lazio e di presidente di Agrocamera, è intervenuto al convegno organizzato a Verona per presentare i risultati della profilazione dei vini laziali. «Anche nella nostra regione – ha aggiunto Mattia – è in corso una vera rivoluzione in cantina, un percorso di rinnovamento lungo la strada della qualità sostenuto dall'arrivo di nuovi prodotti esclusivi, dalla innovazione delle tecniche di produzione e di invecchiamento e dei processi di imbottigliamento e di etichettatura». Per il terzo anno consecutivo le istituzioni regionali hanno puntato sulla promozione dei vini laziali (sono 65 gli espositori nello stand del Lazio) attraverso la conoscenza diretta grazie ad un percorso di degustazioni offerte ad un panel di tecnici specializzati, ma anche ad un gruppo di autorevoli opinion-makers per diffondere la conoscenza del prodotto locale tramite i canali di comunicazione istituzionali e tramite quelli social. «Nello stand del Lazio – conclude Mattia – si terranno venti appuntamenti qualificati per la promozione dei nostri vini. Ciascun incontro è stato studiato per consentire agli enologi ed ai buyers internazionali di conoscere il prodotto, valutarlo, evidenziarne i punti di valore e avviare ogni attività utile alla sua migliore commercializzazione in Italia e nel mondo. Il trend del vino laziale è in risalita, bisogna soltanto continuare a puntare sulla esaltazione della distintività delle nostre eccellenze. Il successo sui mercati sarà sempre più marcato». Intanto è emerso che anche nella nostra regione cresce la consuetudine della spesa diretta in cantina, con oltre 6 consumatori su 10 (il 63%) che nel 2016 hanno acquistato almeno una volta il vino direttamente dal produttore o nei mercati degli agricoltori. È una opportunità per i consumatori che possono risparmiare e garantirsi acquisti di qualità, ma anche una importante occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e dunque accrescere i margini di reddito aziendale. Il fatturato del vino e degli spumanti in Italia cresce del 3% e ha raggiunto lo scorso anno il valore record di oltre 10,1 miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni che hanno raggiunto un valore di 5,6 miliardi (+4%). In leggera crescita anche le vendite sul mercato nazionale (che vale 4,5 miliardi di euro) per effetto anche dell'aumento nella grande distribuzione organizzata.