Non solo rifiuti ingombranti, ma anche rifiuti speciali. Tutti dovrebbero essere allocati nell'impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere a Rocca D'Evandro, il piccolo comune dell'Alto Casertano ma praticamente alle porte del Cassinate, tant'è che a battersi contro tale decisione con veemenza non sono solo molti roccavandresi ma anche i residenti di Cassino: a farsi portavoce dei loro disagi è il consigliere comunale Gianluca Tartaglia, molto attivo e in prima linea. Ad affilare le armi e ad andare in trincea in una guerra che rischia di lasciare sul campo molti feriti è però soprattutto il gruppo consiliare "Bene Comune" di Rocca D'Evandro che non ha affatto paura di battersi, infatti ha già promosso diverse iniziative e non esclude altre clamorose forme di protesta. Per ora il gruppo di consiglieri capitanato da Daniele Marandola intende fare battaglia in assise, ma il sindaco e la maggioranza sfuggono alla sfida.
Il primo cittadino e tutti i consiglieri di maggioranza hanno difatti disertato l'assise che era stata convocata proprio per deliberare sul caso. «È la prima volta che accade una cosa del genere», commenta con rammarico Marandola, che poi aggiunge: «Ricordo che il sindaco in una pubblica iniziativa tranquillizzò i roccavandresi dicendo che se non ci sarebbe stata l'unanimità dei consiglieri, l'ok all'impianto di compostaggio non sarebbe stato dato. Non è così che si amministra: non si dice una cosa in privato e ci si comporta diversamente in pubblico, non è negando la sala polifunzionale all'opposizione per discutere che si aiuta alla crescita di una comunità».
Nonostante la rabbia, l'amarezza e lo sconcerto per quanto accaduto, l'opposizione giura però che farà il possibile per difendere i roccavandresi: «Non si scherza con la salute. Stiamo parlando di un impianto deputato anche al conferimento di rifiuti speciali» evidenzia Marandola, che quindi conclude serafico con una stoccata al vetriolo al sindaco che ha disertato la seduta: «L'assise sarebbe stata fondamentale non per fare un passo indietro, ma per farne due in avanti in futuro».