Emozione e commozione. Sono le parole che ripetono, come una cantilena, i presenti in piazza San Pietro questa mattina. All'alba sono partiti 12 pullman e decine di auto per un totale di 650 fedeli di Cassino devoti a Sant'Antonio. La statua infatti è stata protagonista, nella piazza, e ha ricevuto la speciale benedizione di Francesco che ha accolto l'invito della parrocchia di piazza Diamare guidata da don Benedetto Minchella a "festeggiare" a Roma il sessantesimo della consacrazione della chiesa dopo la guerra. Una ricostruzione umile ed eroica quella dei cassinati. Apprezzata da papa Bergoglio dai racconti ascoltati dai cassinati. 
Ecco perché ha invitato i parrocchiani della città martire ad «avere sempre grinta perché, se Cassino è rinata, tutti dobbiamo impegnarci a renderla sempre più bella». Poi ha invitato, come fa spesso, a pregare gli uni per gli altri.

"E' stato un momento unico, di fede vera e vissuta", hanno raccontato alcuni dei presenti. "E' un grande papa, e da vicino si percepisce di più", ha detto un'altra fedele.
Clima familiare quello vissuto ieri a Roma tra persone di ogni età e di ogni estrazione sociale che hanno assistito alla celebrazione e alla successiva benedizione. A guidare un gruppo così folto, il parroco di Sant'Antonio, don Benedetto Minchella che ha commentato: «È un papa che rende eccezionali le piccole cose di ogni giorno».