Gli ambasciatori dell'imprenditoria ciociara? Hanno i pantaloni corti. Anzi no, indossano jeans e giubbino: abbiagliamento sportivo e idee chiare su come promuovere il "made in Ciociaria" oltre i confini provinciali.
Sono gli studenti delle scuole di Acuto, Piglio e Serrone che partecipano al progetto lanciato dal Ministero dell'Istruzione sulla promozione del "made in Italy". Sono stati loro a presentarlo alle scuole di San Giovanni Rotondo, in Puglia.
Le tre scuole primarie di Serrone, Piglio e Acuto, accompagnate dai rispettivi dirigenti scolastici, dagli insegnanti, dai sindaci di Acuto e Serrone, da alcuni produttori locali, dai rappresentanti di "Impresa Insieme" e dell'enologo della cantina sociale, hanno presentato alle scuole di San Giovanni Rotondo, il 9 e 10 marzo scorsi, i risultati del progetto "Ad Vinum", finanziato dal Miur, riguardante le produzioni della nostra terra: vino, olio, pasta e dolci e realizzato coinvolgendo il contesto locale, con visite e interviste dirette, ai coltivatori, ai produttori e agli anziani del territorio.
A conclusione del progetto, i ragazzi hanno realizzato strumenti di comunicazione quali brochure, clip e sceneggiati. La metodologia utilizzata è quella della "Formazione Intervento" suggerita ed insegnata da Renato Di Gregorio e Maria Mancini di "Impresa Insieme" quale forma di innovazione didattica, come richiesta dal Miur.
Alla visita in Puglia hanno preso parte importanti aziende produttrici di vini tipici come il "Nero di Troia", oltre che gli amministratori di San Giovanni Rotondo con i quali ci si è confrontati anche sul tema della valorizzazione della via Francigena del Sud che interessa anche quel territorio. L'obiettivo è di arrivare a un riconoscimento di questa via, nel tratto da Roma a Brindisi, quale opportunità di sviluppo turistico. Nella riflessione comune è nato perciò la considerazione che i viaggi di istruzione, gli scambi culturali e la condivisione di obiettivi comuni, come appunto quello della via Francigena o la promozione dei rispettivi prodotti e vini tipici, possono costituire un importante fattore di crescita per entrambi i territori. Ci si è lasciati con l'auspicio è che ci possano essere altre occasioni di scambio e confronto.