L'appuntamento è per domani mattina alle 10 negli uffici della Direzione regionale territorio, urbanistica e mobilità in via del Giorgione a Roma. Attorno a un tavolo si siederanno l'assessore ai lavori pubblici e alle manutenzioni del Comune di Frosinone, Fabio Tagliaferri, il dirigente del settore lavori pubblici dell'ente di piazza VI dicembre, architetto Elio Noce, l'ingegner Benito Caringi, funzionario del settore lavori pubblici del Comune capoluogo, alcuni tecnici della Regione Lazio e l'architetto Maria Luisa Salvatori, dirigente dell'Area Urbanistica, copianificazione e programmazione negoziata per le province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo della Direzione regionale territorio, urbanistica e mobilità, con competenza sulle autorizzazioni paesaggistiche e valutazione ambientale strategica.
La questione da discutere all'ordine del giorno è quella relativa al tracciato della strada a servizio dello stadio "Benito Stirpe", che andrebbe a collegare viale Olimpia con viale Michelangelo, richiesta da Prefettura e Questura per motivi di ordine pubblico e per una migliore gestione dell'afflusso e del deflusso dei tifosi ospiti. Come è noto, sulla zona, su cui insiste il tracciato originario della strada previsto dal progetto, esiste, in base al Ptpr regionale, un vincolo boschivo e paesaggistico, per la Soprintendenza assoluto. Sul punto, però, il Comune, in sede di ricorso amministrativo, ha sostenuto che il Ptpr, sulla materia dei vincoli, fa salvo quanto disposto da una legge regionale del 2002 che, all'articolo 40, autorizza delle deroghe qualora ci si trovi in presenza di realizzazione di opere pubbliche, con previsione di compensazioni nel caso in cui l'opera stessa superi un'estensione di 5.000 mq.
La strada a servizio dello stadio, della lunghezza di 300 metri, occuperebbe uno spazio di 2.000 metri quadrati e il Comune di Frosinone ha offerto un "ristoro" pari a 3.500 metri quadrati di bosco con essenze vegetali, tra l'altro, più pregiate di quelle che si andrebbero a perdere, ovvero non più di dieci piante di acacia e qualche arbusto.
L'idea del Comune, però, non è piaciuta alla Soprintendenza, che ha continuato a dire "no". Tra l'altro, la zona, dove dovrebbe sorgere l'arteria, risulta fortemente antropizzata e urbanizzata per la presenza nelle immediate vicinanze dei tracciati di strade, dello stadio, del palazzetto dello sport, della nuova sede del Provveditorato agli studi e del Conservatorio per cui risulterebbe quantomeno singolare parlare di zona boschiva.
La delegazione del Comune di Frosinone, che domani sarà a Roma, porterà all'attenzione del tavolo l'ipotesi di modifica del tracciato nella parte finale che sbocca su viale Michelangelo, in maniera tale da non intaccare il "bosco", tutelato dal vincolo fatto valere dalla Soprintendenza in fase di valutazione del progetto. «L'obiettivo - ha detto l'assessore ai lavori pubblici Fabio Tagliaferri - è quello di sbloccare l'iter per arrivare alla contemporanea conclusione di stadio e strada. L'auspicio è quello di risolvere una questione, superando tutte le difficoltà che fino ad oggi sono emerse».