Tornare alla terra per molti giovani è una scelta di vita. Anche per non chinare più il capo a chi tanto promette e nulla fa. È un modo come un altro per riappropriarsi di quella dignità perduta per essere stati pagati a suon di voucher, nonostante titoli di studio e master.
In Italia ci sono ottomila ettari disponibili che vanno all'asta. Sono solamente il primo maxi lotto inserito in quella che è stata definita la "Banca nazionale delle terre agricole", frammentata tra Regioni, Province, Comuni, Ismea e Demanio. Ad annunciare la novità è stato il ministro per le politiche agricole Maurizio Martina. «Può rappresentare - ha affermato - uno strumento fondamentale per rispondere alle richieste di terreni e per valorizzare meglio il patrimonio fondiario pubblico».

L'operazione, almeno per quanto riguarda i beni dello Stato, riguarda anche la provincia di Frosinone. Sono 14 i lotti che il Demanio manda all'asta. Due si trovano a Villa Santo Stefano. Il primo sorge sulla sommità di un altopiano e costa 946,50 euro; il secondo, in località la Pregna, viene ceduto a poco più di 1000 euro.

Ad illustrare l'iniziativa, oltre al ministro Martina l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio Carlo Hausmann, il presidente di Ismea Enrico Corali e il direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi.

Sempre in provincia di Frosinone ci sono 9 lotti a Casalattico, i cui prezzi variano dai 200 euro ai 25000 euro. Alcuni sono a vocazione agricola, altri per il pascolo. Si parte da superfici catastali di 934 metri quadrati fino ad arrivare ai 75.675 metri quadrati.
«La Banca delle terre è un'occasione preziosa per dare la massima visibilità alle aree agricole che ancora devono trovare una collocazione di mercato – ha dichiarato Reggi - L'Agenzia del Demanio ha individuato circa 1.500 terreni per una superficie complessiva di 2.500 ettari e ne ha già messi a bando quasi il 50% per un valore di 3 milioni di euro, grazie al progetto Terrevive sviluppato con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Mipaaf».

L'iniziativa è nata per riportare a nuova vita i terreni a vocazione agricola sparsi su tutto il territorio nazionale e trasformarli in un'occasione di lavoro soprattutto per le nuove generazioni: gli under 40 oltre ad avere un diritto di prelazione possono ottenere i terreni a prezzi calmierati. «Per quest'anno - ha aggiunto - abbiamo in programma di mettere sul mercato tutti gli altri terreni individuati e stiamo studiando soluzioni che consentano di semplificare le procedure di vendita e renderle più accessibili». In Ciociaria la prima parte dell'operazione riguarderà anche un lotto di terra di 1.194 metri quadrati che si trova a Picinisco, il cui valore ammonta a 409 euro; un altro ad Acquafondata di 4.203 metri quadrati che andrà venduto a 978 euro e uno ad Alvito, di 13.975 metri quadrati, che costa 17.766 euro. Elenco e procedure si trovano sul sito del Demanio alla voce "Terre Vive". Le offerte dovranno essere inviate entro il 22 marzo. All'asta possono partecipare tutti: non solo chi è già coltivatore, ma anche chi abbia l'idea di tornare alla terra. Molteplici i vantaggi per gli under 40: dall'esonero dei contributi previdenziali per tre anni, fino all'ottenimento di mutui agevolati a tassi decisamente più bassi rispetto a quelli di mercato.