"Hai voluto la bicicletta? Ora pedala!". Questo celebre detto sarà risuonato tante volte nelle vostre orecchie, e sembra adattarsi molto bene alla realtà della viabilità frusinate. Infatti anche nel capoluogo, che notoriamente è afflitto da un livello di inquinamento molto alto, si è pensato di veni- re incontro alle esigenze di salute (ma anche di praticità) dei cittadini, predisponendo il "bike sharing". Si tratta di un servizio, attraverso il quale il Comune mette a disposizione delle biciclette che i cittadini possono usare per spostarsi nella città. Per usufruirne è necessario sottoscrivere un abbonamento, con l'abbonamento si ha diritto a una tessera ricaricabile. A Frosinone il servizio è presente: istituito nel 2011, ha subito uno stop ed è tornato attivo da marzo di quest'anno. Ci sono ben 6 postazioni (in via Aldo Moro, ai Cavoni, a Piazzale Kambo, al Campo Coni, alla villa Comunale e di fronte al Conservatorio).
Tuttavia, chi frequenta la città, non potrà certo negare che per le strade di queste bici se ne vedono pochissime. Abbiamo sostato almeno un'ora davanti alle postazioni, ma purtroppo in quel lasso di tempo non abbiamo visto nessuno prendere una bici o riportarla. Davanti alla postazione di viale Kambo abbiamo chiesto a un pendolare se ogni tanto vede qualcuno prelevare la bici. La sua risposta è stata negativa. Davanti al Conservatorio abbiamo fatto la stessa domanda a un gruppo di studenti dell'istituto i quali, con un misto di stupore e divertimento, hanno ammesso di non essersi mai accorti che a pochi metri dal l'ingresso del conservatorio ci fosse una postazione di bike sharing.
A conferma delle percezioni, ci sono i dati: gli ultimi studi effettuati pubblicati dal Comune (ad opera di Cras s.r.l. e aggiornati al 2013), testimoniano che di 500 tessere disponibili ne sono state attivate 300. Il numero non è poi così negativo, ma neanche ottimale, e comunque è rimasto stabile, non variando molto dal lancio del servizio fino ai due anni successivi, ma anzi facendo registrare un progressivo decremento di abbonamenti e prelievi (con una media di 0,6 prelievi per abbonato al mese). Lo stesso report evidenziava che la stazione più utilizzata era quella della villa comunale, con 934 prelievi in un anno e mezzo, seguita da quella di piazzale Kambo con 808, poi il campo Coni e via Aldo Moro con poco più di 500 prelievi.
Emerge, inoltre, che tra le sessanta biciclette disponibili, non ci sono modelli elettrici, che per- metterebbero un più facile spostamento dalla parte bassa alla parte alta. Non è facile in effetti, per chi non è un pilota esperto, effettuare certe salite, ancor meno se consideriamo che la città non ha una rete ciclabile molto estesa. Secondo l'assessore all'ambiente Flora Ferazzoli, uno dei motivi del calo sta nel fatto che alcuni tratti ciclabili non sono praticabili per via della presenza di sterpaglie e altri tipi di impedimenti. Un altro fattore secondo lei è il clima. «Credo che quando farà più caldo l'utilizzo salirà», ha detto. «Trovo che le cause siano quindi ambientali e non culturali, anche perché quando il servizio è partito gli utenti erano molto più assidui. Ovvio poi che la svolta definitiva avverrà quando avremo realizzato una rete ciclabile più compatta ed ampia».