Il masterplan sarà pronto per i primi di aprile. La gara di appalto sarà indetta entro l'inizio dell'estate. I lavori partiranno una volta concluso il campionato di serie B. Questo il cronoprogramma della realizzazione del parco urbano, delle grandezza di un ettaro, che sorgerà al posto dello stadio "Comunale".

I dettagli sullo stato di avanzamento della progettazione sono stati forniti ieri durante una conferenza stampa cui hanno preso il sindaco Nicola Ottaviani, il direttore dell'Accademia di Belle Arti, professor Luigi Fiorletta, il dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Frosinone, architetto Elio Noce,le docenti dell'Aba Ketty Di Tardo e Chiara Cibin che fanno parte del gruppo di lavoro che sta elaborando la sintesi progettuale sulla base delle proposte presentate dagli studenti. «Per noi - ha detto il direttore Fiorletta - è motivo di grande orgoglio essere protagonisti di un progetto che rimarrà nella storia della città e vogliamo ringraziare il sindaco Ottaviani per averci coinvolto in questa avventura».

«Questo progetto - hanno detto le docenti Di Tardo e Cibin - parte dalla volontà dell'amministrazione comunale di realizzare un parco nel cuore della città e dalle richieste dei cittadini inter- vistati dai nostri studenti. Una progettazione partecipata che costituisce un unicum in Italia come la collaborazione tra un ente locale, nel nostro caso il Comune di Frosinone, e un'Accademia.Un progetto che ci rende tutti orgogliosi».

Come sarà il parco? L'intera area sarà delimitata da una lunga pista ciclabile e da camminamenti pedonali. Saranno realizzate nuove alberature che andranno a costituire la cinta naturale del parco, mentre l'attuale terreno di gioco sarà mantenuto sostanzialmente inalterato: al centro saranno previste alcune decorazioni tra cui un grande leone rampante autoilluminante in maniera tale da renderlo visi- bile, in maniera suggestiva anche dalla parte alta, storico simbolo della città dal 1200, della provincia e della squadra di calcio, per mantenere, in qualche modo, intatta la memoria storica dei luoghi.

Anche la tribuna centrale sarà rimodulata. Gli spalti saranno allungati fino al terreno e davanti sarà realizzata un'arena per pubblici spettacoli. Gli spazi sotto- stanti la tribuna (circa 700 mq) saranno rifunzionalizzati e il verso sarà ribaltato: non più verso il terreno di gioco, bensì alle sue spalle e, al posto dei due parcheggi retrostanti la tribuna coperta sarà allestita una piazza che possa fungere da luogo di incontro e di aggregazione. Due i punti ristoro previsti «i cui proventi dovranno contribuire alle spese di manutenzione del parco» ha detto il sindaco Nicola Ottaviani, e poi ancora un'area gioco per i più piccoli, il mantenimento delle torri faro «che saranno riconvertite con un'operazione di camouflage» ha precisato la professoressa Di Tardo, panchine autolluminanti per riposo e ristoro.

La pista ciclabile sarà collegata a quelle esistenti nella parte bassa per un lungo percorso fruibile dai cittadini e il parco del Matusa, si integrerà con quello delle Fontanelle che sarà valorizzato. Verranno riqualificati anche «i vecchi stradelli pedonali che collegavano, passando per la Mola Vecchia, il campo sportivo con la parte alta» ha puntualizzato l'architetto Noce «percorsi naturalistici molto suggestivi, e poi il rad- doppio dell'ascensore inclinato ed eventualmente anche delle scale mobili». «Il parco Matusa potrebbe diventare il giardino, il parco del centro storico» ha detto la professoressa Cibin «considerato come sono dislocate le zone e i collegamenti realizzandi».

«Non saranno costruiti nuovi palazzi» ha tenuto a precisare il sindaco Ottaviani «è una mera ipotesi di scuola, perché la volontà dell'amministrazione è quella di non prevedere nuove costruzioni. In ogni caso, qualsiasi cosa il consiglio comunale volesse auto- rizzare in futuro, almeno un quinto dovrà essere destinato al Comune».I lavori saranno finanziati con i 500.000 euro che l'amministrazione Ottaviani ha già messo da parte. Si procederà per lotti funzionali. All'interno del parco potrebbero trovare posto anche i "Saturnali" di Biondi grazie ad un accordo con la Galleria Nazionale d'Arte moderna di Roma. La vera ciliegina sulla torta.

Foto Claudio Papetti