Arrivate alla stazione e siete in ritardo per quell'appuntamento. Sapete già che nessuno può venire a prendervi e allora cercate un taxi. Prima di raggiungere una delle classiche automobili bianche, vi si para davanti un tizio che vi offre un passaggio. Si accontenta di solo cinque euro. Salire sulla macchina di un abusivo non vi piace affatto, ma siete tentati e, alla fine... accettate.

Da qualche anno, sono molte le occasioni in cui i tassisti devo- no scontrarsi con persone qualunque che, a bordo della loro macchina, propongono una corsa a chi ne ha bisogno. Ovviamente a prezzi molto più vantaggiosi. La tendenza è riscontrabile anche nel capoluogo.

A denunciare il problema sono stati proprio i tassisti che operano nel capoluogo, i quali sentono la loro stabilità seriamente minacciata da alcuni disonesti. Sono tante le segnalazioni arrivate alle autorità, gli episodi riportati seguono tutti la stessa dinamica: gli abusivi si posizionano tutti davanti alla stazione di Frosinone e lì, senza alcun imbarazzo, intercettano chi desidera un passaggio. Tutto ciò, avviene sotto gli occhi increduli dei tassisti, che spesso chiedono conto ai "concorrenti" di quanto stiano facendo. Molto spesso la semplice richiesta di spiegazione degenera in una lite, visti gli interessi in gioco. «Noi una corsa urbana la facciamo pagare 10 o 15 euro - ci dice un tassista - Loro invece si accontentano di 5 o 10 euro». Un chiaro esempio di concorrenza sleale, di attività illecita, esercitata in tutta libertà, senza bisogno del benché minimo straccio di licenza o autorizzazione.

«Questi abusivi, poi, non offrono al cliente alcun tipo di assicurazione - dichiara un altro autista - i passeggeri quindi corrono non essendo tutelati nel caso di incidenti». La rabbia della categoria è lampante: «Noi paghiamo tasse e contributi, a differenza degli abusivi, e nonostante questo nessuno ci difende». Nell'ultimo mese, ci rivela un gruppo di tassisti, sono state tre le persone sorprese a fare servizio taxi senza essere autorizzate. 

I conducenti hanno segnalato questi individui alla forze dell'ordine.

Ma di che tipo di persone stiamo parlando? Al contrario di quanto si potrebbe pensare, non sono soggetti in difficoltà economica. Sembra infatti che si tratti di pensionati, i quali nel bel mezzo dei litigi, hanno confessato ai tassisti di avere un reddito soddisfacente, ma di «voler arrotondare». Dopo le segnalazioni sono partiti i primi accertamenti per verificare eventuali responsabilità.

Il contesto - Assegnate altre quattro licenze «Siamo troppi»

A rendere più difficile il mestiere del tassista non c'è solo l'abusivismo, ma anche il sovrannumero degli autisti, fattore che aumenta eccessivamente la concorrenza. Il Comune di Frosinone, infatti, qualche mese fa ha lanciato un bando per l'assegnazione di altre quattro licenze. Stando a quanto dichiarano alcuni conducenti, queste quattro licenze pare siano state assegnate. Presto, quindi, nella città il numero di tassisti salirà da 12 a 16. «Sono troppi. Così non si riesce a lavorare bene», dicono.

Piove sul bagnato, se poi consideriamo la liberalizzazione del settore, che ormai ha aperto a realtà come "Uber" e "Ncc"(Noleggio con conducente), che offrono corse a prezzi altamente competitivi. In merito si attende un decreto del governo atto a regolamentare lo scenario.