La Regione Lazio non autorizza l'utilizzo dei ribassi d'asta per realizzare le opere non preventivate emerse durante i lavori alla scuola Irma Lombardi, ma il Comune procede lo stesso assicurandone la copertura con fondi propri. Insomma, niente soldi dalla Regione ma l'intervento verrà comunque completato.
Nei giorni scorsi è giunta in municipio la risposta della Regione alla richiesta di poter utilizzare il risparmio ottenuto con il ribasso d'asta dei lavori di manutenzione straordinaria al plesso scolastico dello Scalo per garantire la copertura delle spese aggiuntive che sono emerse dopo l'avvio dei lavori per realizzare, invece di un intonaco isolato, un intonaco a "cappotto". In considerazione del riscontro negativo della Regione, che nel frattempo ha destinato svariate somme in via straordinaria all'emergenza del terremoto di Amatrice, il Comune ha deciso di procedere lo stesso, sbloccando i lavori e trovando nel proprio bilancio le somme aggiuntive necessarie a completare l'opera. In ogni caso, sottolineano dal municipio, era necessario attendere la risposta della Regione per definire come procedere.
Il progetto prevede la rimozione delle mattonelle che formano un "cappotto" sulle pareti esterne dell'edificio (rimozione già effettuata), il ripristino dell'intonaco e la sostituzione degli infissi. L'intervento così pianificato assicurerebbe l'eliminazione dei problemi di umidità e restituirebbe finalmente ambienti salubri ai piccoli alunni, agli insegnanti e al personale scolastico. Il "cappotto" impermeabile esterno, infatti, bloccava la traspirazione delle pareti con conseguenti problemi di umidità e muffa anche all'interno delle aule. Da qui la decisione di intervenire sull'edificio "scartandolo".
«I lavori riprenderanno quanto prima - assicura l'assessore Gianni D'Orazio - Non tutti i mali vengono per nuocere però, in quanto il fermo dei lavori è stato utile per garantire la traspirazione delle pareti dopo la rimozione delle piastrelle. In questo periodo in cui non si è lavorato, infatti, le pareti si sono asciugate. Ovviamente, lo stop ha causato ulteriori disagi e prolungato i tempi di ultimazione dei lavori, ma di fatto ha assicurato pareti asciutte su cui si procederà con l'intonaco a cappotto».