Piedimonte San Germano sbarca a Ginevra. Al salone dell'auto fanno bella mostra i gioielli di casa Alfa Romeo: Giulietta, Giulia e Stelvio, che è al suo debutto. E a proposito del Suv, Altavilla ha annunciato che le ordinazioni vanno molto bene. I primi dati ufficiali di vendita del Suv verranno svelati il mese prossimo, ma il dirigente del gruppo italo americano ha voluto anticipare che le cose vanno a gonfie vele per il nuovo Stelvio fino a questo momento. Si tratta di una buonissima notizia per Cassino e per Alfa Romeo, che dal nuovo Suv si aspetta moltissimo in termini di percentuali di vendita per quanto concerne i prossimi anni.

Il Suv nella seconda metà del 2017 farà il suo sbarco negli Usa, mercato considerato fondamentale per il raggiungimento del successo commerciale di questo veicolo, dunque è imminente a Cassino l'arrivo di nuova forza lavoro- dopo i trasfertisti arrivati da Pomigliano - per produrre i modelli sulla piattaforma Giorgio, da esportare Oltreoceano.

Alla vigilia dell'apertura ufficiale al pubblico del salone di Ginevra - che ci sarà domani - ieri è stata premiata l'auto dell'anno: Giulia era tra le sette finaliste, ma si è piazzata seconda. Intanto ieri, su Alfa Romeo, Cassino, Pomigliano e tutto il gruppo Fca è intervenuto direttamente l'Ad Sergio Marchionne che ha spiegato: «Sarà un modello Maserati o Alfa Romeo quello che arriverà a Pomigliano per rimpiazzare la Panda. Abbiamo investito molto nello stabilimento ed è evidente che ha delle prospettive».

Marchionne ha poi indicato che tra i modelli previsti dal piano industriale figurano anche due suv, uno sopra e uno sotto lo Stelvio, con il più grande previsto per Mirafiori e il più piccolo per Pomigliano. E sempre a Pomigliano potrebbe andare anche la nuova Giulietta, oggi a Cassino ma non sulla piattaforma Giorgio (quella di Giulia e Stelvio, e che probabilmente tra il 2018 e il 2019 ospiterà l'ammiraglia Alfetta). Parole, quelle di Marchionne, che però non convincono la Fiom, che tuona: «Bisogna avviare un rapido confronto sindacale su Pomigliano visto che quei lavoratori hanno subìto anni di ammortizzatori sociali e anche lo spostamento a Cassino».