«La situazione è critica, ma questa zona è bella e può rinasce- re». Con questo auspicio, per rilanciare il centro storico, l'associazione Grid ha chiamato a raccolta i cittadini. Matteo Salvadori di Terracina, Francesco Micciché di Minturno, Mario Masella di Campobasso e Chiara Guarino, l'unica del capoluogo, hanno raccolto la sfida.

Tutti con importanti professionalità, acquisite all'università e grazie ad una costante pratica (c'è un urbanista, un video-maker, un esperto di sviluppo rurale e una designer di moda), hanno dato vita a Grid. A supporto dell'iniziativa ci sono la cooperativa Elp e l'as sociazione cultura Ta'm Terrae. «L'obiettivo - hanno spiegato nel corso del primo incontro pubblico nella sede di corso della Repubblica - è intercettare i fondi europei perché è ben noto che ormai da tempo le amministrazioni locali non possono contare su risorse pubbliche e senza soldi difficilmente si può fare per migliorare».

E loro, in questo, sono molto bravi, visto che hanno curato il progetto del Gal Terre di Argil, "accaparrandosi" ben 5 milioni di euro, che saranno a vantaggio di imprese ed enti pubblici di quell'area. Da qui la prima idea: un ufficio di progettazione all'interno del Comune capace di dialogare con le università, e di rapportarsi con l'Europa.

«Serve gente competente, altrimenti non si va da nessuna parte», è il consiglio spassionato dei quattro. «I presupposti - dicono - ci sono tutti: un Conservato- rio, un'Accademia di Belle Arti, un altrettanto importante Liceo Artistico… Bisogna però studiare tutti insieme appropriate strategie di lungo periodo, in cui ciascuno dia il proprio contributo, per un reale rilancio del tessuto urbano, che passi, perché no, attraverso l'apertura di botteghe artigiane. È desolante continuare a vedere attività commerciali chiudere e lo è parimenti rendersi conto che non ci sono spazi di aggregazione. Con questo incontro vogliamo ascoltare chi, come noi, subisce questa condizione perché una soluzione potrà arrivare solo partendo dai desideri di chi vive la zona».

L'idea prende spunto dalla rivoluzione nella città di Porto, dove, partendo da una situazione di profondo degrado e povertà, nel corso degli anni, si è riusciti a coniugare la cultura vitivinicola e il suo indotto con le possibilità di sviluppo legate al turismo e alla cultura. Ma Grid guarda anche all'infanzia: all'interno dei locali verranno ospitati laboratori per bambini, incentrati su pittura, moda, geografia e cibo, per costruire percorsi ludico-didattici. «Frosinone - spiegano i promotori - è una città viva, che bene risponde a queste iniziative e lo dimostra il fatto che sui laboratori per bambini abbiamo già ricevuto tre proposte».