Gestione dei profughi, il Comune di San Giovanni Incarico fa marcia indietro. E rinuncia alla richiesta, per il triennio 2017-2019, di partecipare al progetto Sprar. Dopo la condanna della Corte dei Conti (in primo grado e dunque non definitiva), per l'emergenza 2011, e la scelta del gip di Cassino di procedere con l'imputazione coatta nei confronti del presidente dell'Antica Terra di Lavoro nonché sindaco di San Giovanni Incarico, la decisione del consiglio comunale di soprassedere.

Peraltro, il 22 dicembre, il ministero dell'Interno aveva ufficializzato l'elenco degli enti autorizzati a proseguire i progetti Sprar per l'accoglienza. E tra i progetti finanziati, per un ammontare di 619.328 euro, c'è l'Antica Terra di Lavoro. Di cinque giorni dopo (ma la notizia si è saputa ieri), il Comune di San Giovanni Incarico con la delibera numero 32ha formalizzato la richiesta di ritiro dallo Sprar.

Nella delibera si dà atto che «pende, presso la procura della Repubblica presso il tribunale di Cassino, a carico anche del presidente della Unione dei Comuni "Antica Terra di lavoro" della questo Comune fa parte, procedimento penale relativo alla gestione, da parte della stessa Unione dei Comuni, del progetto "attuazione di un sistema di servizi per la prima accoglienza e la sistemazione dei cittadini extracomunitari provenienti dal Nord Africa arrivati nel territorio nazionale, ai quali sia riconosciuto lo status di profughi o rispetto ai quali siano state adottate misure di protezione temporanea ai sensi dell'art. 20 del decreto legislativo25luglio 1998,n.286", relativamente al periodo dal giugno 2011 a dicembre 2012, e in particolare, in tale procedimento penale, mentre prima vi era richiesta di archiviazione, con provvedimento in data 19.12.2016, il gip ha disposto la formulazione di imputazione a carico anche del presidente di detta Unione, che è anche sindaco di questo Comune».

Nella delibera si osserva che anche se il procedimento penale «concerne un progetto diverso da quello Sprar», per tipologia, per esecuzione, per periodo, e la gestione è ormai terminata il 30 giugno2015,«dati gli addebiti che sono stati mossi», nel procedimento penale, alla gestione dell'Unione dei Comuni, relativamente al progetto Nord Africa, e a seguito del provvedimento del gip di cassino, «appare opportuno che questo ente», nelle more del procedimento, «eviti di assumere la gestione di progetti aventi oggetto analogo a quello e quindi eviti di assumere la gestione di progetti Sprar e ciò anche se il sindaco di questo Comune, Antonio Salvati, risulta estraneo alla richiesta di attivazione del progetto Sprar». Da qui la richiesta di revoca dell'attivazione del progetto Sprar.