Tariffe e tributi restano inviariati. Possono tirare un sospiro di sollievo i contribuenti dei tre consorzi di bonifica della provincia di Frosinone (A Sud di Anagni, Conca di Sora e Valle del Liri di Cassino). Ad annunciare la decisione è stato il commissario, Raffaele Maria De Lipsis, incaricato di gestire il processo di accorpamento e fusione dei tre enti destinati a diventare una sola, unica realtà provinciale. Il mantenimento degli attuali livelli contributivi è stato ufficializzato da De Lipsis alla prima riunione della consulta delle organizzazioni professionali agricole «che io vorrei chiamare, più che consulta, patto di consultazione perché in questa sede la logica partecipativa – ha evidenziato il commissario – dovrà favorire il confronto e lo scambio di idee e proposte per migliorare i servizi ai consorziati che sono, in gran parte, imprenditori agricoli».
Presenti all'incontro il presidente e il direttore della Confagricoltura, Paolo Perinelli e Franco Baldassarre e il presidente della Coldiretti, Vinicio Savone. Il punto d'arrivo dell'azione commissariale è la creazione di un unico consorzio dagli attuali tre, per cui il punto di partenza non può che essere la sana e corretta gestione economico finanziaria dei tre enti che significa «far pagare tutti perché ciascuno paghi il giusto» ha aggiunto Raffaele Maria De Lipsis, anticipando che «le prime attività avviate sono finalizzate alla puntuale riscossione dei tributi consortili grazie al costante, periodico aggiornamento dei dati catastali, al recupero dell'evasione pregressa e, per quanto riguarda il servizio irriguo, alla introduzione di contatori elettronici sugli impianti per verificare e quindi far pagare a ciascun consorziato l'effettivo consumo di acqua».
In provincia di Frosinone, ancora oggi, non in tutti i perimetri consortili l'acqua a uso irriguo viene tariffata a consumo, ma viene misurata, ai fini della tariffazione, con un canone fisso a seconda degli ettari di proprietà di ciascuna azienda. «Introdurre i contatori ci permetterà innanzitutto di addebitare i consumi effettivi, ma poi anche di porre fine – ha precisato il commissario – a un uso sconsiderato e scorretto della risorsa idrica, bene pubblico e collettivo che va usato con parsimonia, rispetto e attenzione nell'interesse della intera comunità».
De Lipsis ha illustrato ai dirigenti delle organizzazioni professionali le prime mini-riforme interne ai consorzi, dove sarà necessario riorganizzare gli uffici e il relativo personale per evitare inutili sovrapposizioni di ruoli e dove appare urgente istituire una stazione appaltante unica per spuntare condizioni di favore e una adeguata scontistica per l'acquisto di servizi, prestazioni, forniture di beni e manodopera. Confagricoltura e Coldiretti hanno espresso apprezzamento per la decisione del commissario di consultare periodicamente le organizzazioni agricole, dichiarandosi disponibili a collaborare nell'interesse delle aziende consorziate. Hanno infine auspicato una riorganizzazione che tenga conto dei modelli di gestione virtuosa già adottati da alcune realtà consortili ciociare e chiesto che il riequilibrio dei bilanci non penalizzi gli utenti che finora hanno sempre pagato il dovuto sia in termini di quote consortili che di tributi irrigui.