I paperoni abitano altrove. Dall'analisi delle dichiarazioni dei redditi, del 2016 (relative al 2015), appena diffuse dal ministero dell'Economia, rielaborate dal- la start up di studi economici Twig, la Ciociaria migliora ma arranca ancora.E per fortuna che c'è la Fca, altrimenti sarebbe un de profundis.

I capoluoghi

Frosinone nella classifica su 109 capoluoghi, è appena 65ª con una media di 20.045 euro dichiarati al fisco. Nel Lazio, a parte Roma che è nona in Italia, con 24.694, appena davanti a Frosinone c'è Rieti con 20.143 euro medi dichiarati. Più indietro Viterbo (73esima) con 19.508 e Latina (84esima) con 19.136. Nella classifica dei capoluoghi la prima in Italia è Milano con 30.612 euro, davanti a Monza con 27.591 e Bergamo con 26.943. In coda c'è invece la provincia di Bat con Trani a 15.594, Barletta con 14.067 e Andria con 12.577. Considerando tutti i comuni italiani il primato va a due paesi della provincia milanese, Basiglio con 43.737 euro e Cusago con 36.814, poi c'è Torre d'Isola (Pavia) con 34.802.

Effetto Fiat

In provincia di Frosinone, rispetto al 2015, i redditi aumentano praticamente ovunque tranne che in otto paesi. In termini assoluti il primato spetta sempre a Frosinone con 20.045 e un incremento dell'1,06% rispetto a un anno fa. Sul secondo gradino del podio c'è Cassino con 18.443 e una crescita più marcata rispetto al capoluogo, grazie al 2,74%. Al terzo posto,così come lo scorso anno, si conferma Fontana Liri con 18.008 e un più 1,84%. Ma il dato che risalta è quello dei centri che gravitano intorno alla Fca di Piedimonte San Germano. Sono in quest'area i comuni che hanno visto una crescita più marcata, esclusi i paesi all'ultimo posto della graduatoria. A Piedi- monte i redditi sono cresciuti del 7,65% e ora ammontano a 16.772, ad Aquino del 4,53%, tanto che i 17.063 euro dichiarati valgono il settimo posto in Ciociaria. E ancora San Giorgio a Liri registra un più 8,68% e 15.269 euro, Pignataro un più 7,66% e 14.404 euro, Villa Santa Lucia un più 5,09% e 15.852 euro, Castrocielo più 3,96% e 16.976, Pontecorvo più 3,65% e 16.154 euro. La ripresa dello stabilimento ex Fiat,con ovvie ricadute sull'indotto, potrebbe aver giocato un ruolo decisivo in questa crescita. Tanto più se si considera che nei due centri dove, in termini percentuali, i redditi sono aumentati più di tutti sono gli ultimi della classifica. Terelle, penultimo, con 10.033 fa un salto in avanti del 9,53%, Casalattico, terzultimo, con 10.602 euro fa un più 9,47%. Quest'anno, a differenza di dodici mesi fa,i comuni dove, in media, si dichiara meno di diecimila euro scendono da tre a uno. Sotto tale soglia resta San Biagio Saracinisco con 9.100 euro e una crescita del 3,75%.

Male i grandi

Venendo ai centri maggiori la situazione redditizia resta più o meno ferma: Anagni scende al decimo posto della graduatoria provinciale con 16.878 euro, ma senza variazione rispetto a dodici mesi prima. Quindi Ferentino con 16.854 euro e un più 1,62% in un anno, Ceccano segna 16.621 euro di redditi medi e un più 1,80%. E ancora qualcosa si muove a Fiuggi, che passa a 16.568 con una crescita di 2,4 punti percentuali. Sugli stessi livelli Sora dove si dichiarano un più 2,3% e 16.516 euro. Un po' meno ricchi dei sorani sono gli alatrensi con 16.364 euro e una crescita in valori percentuali del due per cento. Dove invece di crescere i redditi diminuiscono è a Patrica che passa da 16.832 euro a 16.754, Giuliano di Roma (da 15.887 a 15.732), Campoli Appennino (da 14.873 a 14.729). Quindi Torre Cajetani (da 13.926 a 13.876), Boville Ernica (da 12.855a 12.830), Colle San Magno, unico centro in ottica Fiat, a retrocedere (da 12.761 a 12.685), Viticuso (da 11.105 a 10.827) e, infine, Acqua- fondata (da 10.421 a 10.213).