Che fine hanno fatto i proventi della Imposta di Soggiorno incassati dal comune di Fiuggi? È quanto si vanno chiedendo da anni albergatori e commercianti. Anche perché la somma incassata dal comune, a partire dal giugno 2012 e sino al 31 dicembre 2016, non è di poco conto. Si stima infatti che si tratti di poco più di un milione di euro. Tutti finiti probabilmente, fra le maglie non sempre chiare dei bilanci comunali. Ma il tema è un altro. Come è noto l'Imposta di Soggiorno fu cancellata nel 1993 ed è stata reintrodotta con un Dpr nel 2011. Il testo del decreto insisteva sin dall'inizio sulla "destinazione turistica delle risorse derivanti dalla riscossione".

Al comma 2 del citato decreto era infatti chiaramente specificato che l'imposta è finalizzata «esclusivamente per il finanziamento totale e parziale degli interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle attività ricettive». Sennonché, da una parte l'amministrazione comunale non ha tenuto, come sarebbe stato corretto fare, una contabilizzazione separata delle entrate e delle uscite derivanti dall'imposta. Dall'altra gli albergatori, che incassano l'imposta versata dal soggetto passivo che è il turista, per poi versarla periodicamente al Comune, non hanno mai presentato al Sindaco istanze o mini progetti da finanziarsi con l'imposta. Tuttavia ciò non toglie che l'amministrazione comunale è fortemente carente sul piano della trasparenza, in nome della quale si dovrebbe dar conto agli operatori sull'impiego dei proventi incassati a tutt'oggi (ripetiamo un milione di euro e più). Non è difficile capire come questi non siano stati certamente impegnati, se non in minima parte, in interventi sul turismo. Basta guardare le condizioni in cui versa la città da qualche anno a questa parte. A partire dalla rete viaria, passando poi per i marciapiedi, anch'essi per lunghi tratti impraticabili e pericolosi, soprattutto quelli della zona commerciale della città. Per non parlare di strisce pedonali e della segnaletica in generale e dell'approssimato aspetto dell'arredo urbano. L'abc di una città a vocazione turistica che oggi però versa in un totale o quasi stato di abbandono.