Venti famiglie della graduatoria di edilizia economica popolare sono in attesa che vengano loro assegnati gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in costruzione in zona Vigne Vecchie, di proprietà del Comune di Ceccano. Ma il loro sogno di avere una casa, almeno fino alla prossima estate, dovrà attendere. Il cantiere è ancora fermo. E per colpa di "pochi"euro.

Come ci spiegano dall'ufficio tecnico comunale, l'intervento è in fase di stallo perché manca il trasferimento della seconda tranche del finanziamento regionale da poco più di 400.000 euro. Da notizie in possesso dell'ufficio, sembra che la Regione abbia già fatto la ricognizione dei fondi e firmato il mandato per l'accredito della somma al Comune che dovrebbe arrivare a cavallo tra febbraio e marzo. Saldata la ditta, riprenderanno i lavori.

Per il completamento del complesso di Vigne Vecchie manca, poi, un ultimo pagamento alla ditta da meno di 200.000 euro. Va però specificato che questi trasferimenti regionali serviranno per terminare quindici dei venti appartamenti previsti (mancano le caldaie e la tinteggiatura). Per i rimanenti cinque che, all'interno, sono ancora allo stato grezzo occorrerà un ulteriore finanziamento. Se i fondi della Regione arriveranno nei tempi previsti dall'ufficio (che già da un anno e mezzo ne aveva fatto richiesta) si potrebbe ipotizzare un completamento dei quindici alloggi entro giugno.

Fatti poi i collaudi igienico-sanitari, l'ufficio tecnico "consegnerà" gli appartamenti alla segreteria che è responsabile della graduatoria e che provvederà all'assegnazione secondo i requisiti di legge dei richiedenti. La vicenda degli alloggi delle Vigne Vecchie risale al 2009, quando l'amministrazione dell'allora sindaco Antonio Ciotoli (oggi commissario dell'Ater frusinate) ottenne un finanziamento di quasi tre milioni di euro dalla Regione. Il Comune partecipò al progetto con 149.000 euro di fondi propri. Ma non fu facile ottenere quei soldi.

L'assessore all'Urbanistica di allora, l'attuale consigliere di opposizione Giulio Conti, faticò non poco a recuperare in extremis nel 2010 il finanziamento che la Giunta regionale della presidente Polverini sembrava voler bloccare. Ci riuscì battendo i pugni alla Pisana. La consegna dei lavori era prevista a novembre 2014, poi aggiornata al 27 marzo 2016 e ora nuovamente aggiornata a giugno 2017, forse. E intanto, venti famiglie in condizione di "disagio abitativo"attendono le chiavi.