C'è chi li ha definiti bamboccioni e chi choosy (schizzinosi). Non studiano e non hanno nemmeno un'occupazione. Molti non hanno finito neppure le scuole superiori. Ma in questo mondo ci sono anche laureati che vivono ancora sulle spalle di mamma e papà. È la cosiddetta generazione Neet: ragazzi fra i quindici e i ventinove anni fuori da qualsiasi circuito scolastico e lavorativo. Il termine che li definisce è l'acronimo di not in education, employment or training. Si tratta di un parametro molto più esteso rispetto a quello sulla disoccupazione giovanile, non solo perché si spinge fino alla soglia dei 29 anni, ma perché include anche chi un impiego ha smesso di cercarlo.

Il tasso di Neet più elevato in Italia si è registrato nella provincia di Cosenza (45,9%) e quello più basso in quella di Bolzano (10,2%), con una differenza di quasi 36 punti percentuali. Valori elevati superiori al 40% sono stati riscontrati anche nelle province di Crotone (42,7%), Catania (41,4%), Palermo (40,4%), Caltanissetta (40,2%) e Foggia (40%), seguiti da Napoli (37,6%), Cagliari (32,4%) e Bari (30,3%). Sotto la lente sono finite pure le province del Lazio. In cima alla lista, 35esima in Italia, si è piazzata Latina (26,6%), seguita al 37esimo posto da Frosinone. Nel capoluogo della Ciociaria i giovani che non hanno più voglia di trovare un lavoro raggiungono quota 26,1%. A Rieti, invece, il tasso Neet è stato del 25,4%; a Roma del 23,1%; a Viterbo del 20,7%.

In totale nel Lazio oltre 150 mila giovani tra i 15 e i 29 anni sono esclusi dal circuito educativo, formativo e lavorativo e di questi 93 mila sono donne. Il livello d'istruzione dei Neet è più alto di quello dei giovani non Neet della stessa età. Questa deriva dal fatto che esiste una quota bassa di Neet che possiede solo la licenza media (31,3% rispetto al 38,8% dei non Neet). Il tema è finito anche al centro di una ricerca della Cisl di Frosinone, secondo cui in Ciociaria i giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano, né sono inseriti in percorsi di formazione sono ben 23.290.

I giovani Neet risultano in aumento rispetto all'anno precedente; un boom dovuto soprattutto alla componente maschile che risulta in aumento, rispetto a quella femminile. L'incremento è stato determinato dalla crescita del 28,1% dei giovanissimi di età tra 15 e 19 anni. Aumenti minori si registrano per i giovani tra 20 e 24 anni (14,2%) e per i giovani adulti tra 25 e 29 anni (9,5%).

L'analisi delle variazioni dei giovani Neet per classe d'età e relativa alle singole province mostra andamenti differenti che si discostano sensibilmente rispetto alla media regionale. Infine i neet di cittadinanza straniera residenti nel Lazio sono pari complessivamente a circa 28 mila unità (16,7% del totale), a fronte di 138 mila Neet italiani (83,8%). Questa percentuale è inferiore alla media delle altre regioni.