Confagricoltura Frosinone fa i conti con il Covid-19 e analizza i dati del settore in Ciociaria, contenuti in uno studio elaborato da "Movimprese". I numeri dicono che ad oggi sono sette le imprese agricole chiuse, di fronte a cinque nuove aperture, saldo di poco negativo per la nostra provincia.
Ma considerando le difficoltà causate nel 2020 dall'epidemia e dalla crisi economica, questi dati inducono l'associazione a guardare con ottimismo al futuro. Infatti, come emerge dal report di "Movimprese" per le province di Frosinone e Latina, l'agricoltura ciociara ha ammortizzato il colpo nel 2020.
Il quadro generale mostra che, a fine anno, le imprese artigiane del Frusinate erano 8.713, il 20% di quelle attive in provincia, escluso il comparto agricolo. Inoltre, il saldo positivo tra le 590 iscrizioni e le 498 cessazioni non di ufficio determina un avanzo di 92 unità, contro le 57 in meno dell'anno precedente.
Un'inversione di tendenza che porta la crescita al +1,07% (-0,66% la variazione nel 2019). Dunque spiragli di luce in fondo al tunnel, che il presidente di Confagricoltura Frosinone, Vincenzo del Greco Spezza, commenta con soddisfazione, indicando la strada per il futuro: un'agricoltura sostenibile, frutto di ricerca e innovazione, oltre che di scelte politiche giuste: «Per le imprese agricole ciociare - sottolinea Del Greco Spezza - si presentano sfide importanti sul mercato interno, che richiedono un sostegno politico capace di valorizzarle e di costruire l'agricoltura del futuro attraverso ricerca, innovazione, sostenibilità. Intanto, però, il comparto ha bisogno di stanziamenti immediati per superare questo periodo di crisi aggravata dalla pandemia».