"Il Recovery Fund è un segnale importante per l'economia degli Stati membri nonché per la coesione e la continuità del progetto europeo" - così l'europarlamentare Salvatore De Meo ha commentato il fondo messo a disposizione dall'UE raccontandoci anche della sua esperienza di europarlamentare, della sua nuova piattaforma e delle Commissioni di cui fa parte.

Onorevole De Meo, da sempre si parla di questa distanza che tanti avvertono tra le istituzioni europee e i cittadini. Come si possono accorciare queste distanze?
In questo momento storico complicato credo che sia necessario avvicinare il più possibile l'Unione Europea ai cittadini. C'è bisogno di azioni concrete. Tutti hanno bisogno di sentirsi parte integrante della Comunità attraverso l'Europa che deve saper sfruttare in questo gli amministratori locali, i primi con cui ogni cittadino si rapporta nella propria quotidianità. L'UE deve manifestarsi sui territori con provvedimenti concreti e, soprattutto, bisogna dare la possibilità al Parlamento di avere l'iniziativa legislativa. Il Parlamento europeo è l'unica istituzione eletta democraticamente e, in quanto tale, rappresenta gli elettori dell'Unione. Per questo bisogna rafforzare i suoi poteri. Ritengo, inoltre, che il principio dell'unanimità richiesto per la modifica di alcuni Trattati debba essere rivisto perchè non può essere concesso ad uno solo Stato membro di impedire agli altri di condividere modifiche che oggi potrebbero essere richeste da nuove esigenze. Ben venga una riflessione anche critica sul progetto europeo perchè solo in questo modo possiamo rilanciarlo e rinvigorirlo tra i cittadini. L'Italia è stato uno dei Paesi fondatori dell'UE e ne ha condiviso le finalità e le potenzialità, sicuramente abbiamo bisogno dell'Europa ma è altrettanto vero che l'Europa ha bisogno dell'Italia così come degli altri Stati membri tra cui è necessario consolidare un sentimento di apparenza e di solidarietà.


La sua piattaforma www.insiemeineuropa.it come Lei spesso ha sottolineato, si pone come ponte tra l'Europa ed i cittadini. Di cosa si tratta esattamente?
La piattaforma nasce per avvicinare l'Europa che purtroppo per decenni è stata raccontata e percepita come lontana dalla nostra quotidianità. Si tratta di una piattaforma digitale che permette di conoscere le mie attività parlamentari e di essere informati su tutti i finanziamenti diretti e indiretti europei, nazionali e regionali. La consultazione è gratuita così come è gratuita l'iscrizione per chi vuole essere informato automaticamente sui bandi di suo interesse. Ho pensato a questo sito come ad uno strumento vivo, tangibile e concreto anche per accompagnare cittadini ed imprese in una prima verifica di fattibilità della propria candidatura rispetto ad un determinato bando. E' necessario poter sfruttare tutte le possibilità che l'Unione europea mette a disposizione non solo di ogni cittadino, ma anche di ogni territorio.

Nei suoi interventi sui vari media o sui suoi canali social, il riferimento ai giovani è costante. Anche "Insieme in Europa" guarderà alle nuove generazioni?
Come spesso ho sottolineato durante i miei interventi come membro del gruppo PPE (Partito Popolare Europeo), le nuove generazioni sono il nostro futuro e, in quanto tale, bisogna tutelarle e spronarle a fare meglio. Ho da sempre invogliato i giovani ad avvicinarsi alle istituzioni europee per saper cogliere tutte le opportunità che queste possono dare. Per i laureati con una conoscenza di almeno una lingua straniera, www.insiemeineuropa.it offre una sezione in cui potranno presentarsi e proporsi sia per uno stage retribuito presso la mia segreteria sia per le altre istituzioni dell'Unione europea. Credo sia una grande opportunità di crescita culturale ed umana da cui potrebbero crearsi le condizioni anche per una eccellente carriera professionale.

Nei giorni scorsi il Parlamento Europeo ha approvato la riforma della Politica Agricola Comune. In qualità di componente della Commissione Agricoltura cosa ne pensa?
Come membro del gruppo PPE, ma anche come delegazione di Forza Italia, guidata dal Presidente Berlusconi e dall'onorevole Tajani, abbiamo partecipato ai difficili negoziati sul pacchetto di riforma della PAC e alla fine possiamo sicuramente ritenerci soddisfatti perché abbiamo condiviso norme per un'agricoltura moderna, sostenibile e competitiva. La nuova politica mette al centro i veri agricoltori, sostiene i giovani e favorisce investimenti e occupazione valorizzando prodotti ed eccellenze italiane. Da sola, con 344 miliardi stanziati per il 2021-2027, la PAC rappresenta oltre un terzo del bilancio europeo. Al nostro Paese arriveranno oltre 3,6 miliardi di euro l'anno. Credo sia un'altra concreta opportunità europea che non va assolutamente sprecata.



Recentemente è stato eletto in una nuova ed importante Commissione speciale dell'Eurocamera, di cosa si tratta?
Sono unico responsabile per la delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo della Commissione istituita per occuparsi delle interferenze straniere nel processo democratico UE allo scopo di elaborare una risposta coordinata alle minacce che provengono da campagne massicce di disinformazione da parte di altri Stati extra UE. La battaglia contro la disinformazione e, soprattutto, contro le fake news è sempre stato un tema a me molto caro e la creazione di questa Commissione è un segnale molto chiaro per tutti gli attori esteri che compiono interferenze di questo tipo. Negli ultimi anni la democrazia europea è stata colpita da attacchi coordinati da attori esterni allo scopo di indebolirne le istituzioni e di sovvertire il dibattito pubblico. Il compito di questa Commissione sarà quello di identificare precisamente la minaccia, proporre delle risposte e una legislazione per contrastarla. Dobbiamo far fronte non solo alle campagne di fake news, ma anche agli attacchi ibridi, indagare i finanziamenti a partiti politici e campagne elettorali provenienti da attori esterni all'UE. Ritengo che sia una nostra responsabilità, anche storica, quella di proteggere la democrazia e il dibattito democratico.

Perché il Recovery Fund è un'occasione fondamentale da parte dell'Europa?
Il Recovery Fund è una grande opportunità di rilancio e un grande segno di appartenenza e coesione, è la risposta tempestiva e concreta che l'Europa ha messo a disposizione degli Stati membri a seguito della pandemia. Finora mai l'Europa aveva reagito con tanta tempestività e concretezza. All'Italia sono stati assegnati 209 miliardi di euro e al momento sappiamo solo che, in coerenza di quanto stabilito dall'UE, il Governo italiano intende utilizzarli in sei macro aree: digitalizzazione, transizione green, infrastrutture, istruzione e formazione, inclusione sociale e salute. Purtroppo stiamo registrando un ritardo nella definizione di una proposta concreta che, mi auguro, venga formalizzata il primo possibile dopo avere avuto la massima condivisione con tutte le forze politiche parlamentari ma soprattutto riguardi progetti che permettano all'economia delle nostre famiglie e delle nostre imprese di riprendersi e rilanciarsi. Per garantire questo è necessario avviare una stagione di riforme strutturali della nostra pubblica amministrazione, del fisco, del welfare, della giustizia, del lavoro; solo così le proposte italiane di utilizzo delle risorse del Recovery Fund potranno essere ritenute credibile e sostenibili. E' importante non sprecare un'occasione storica e con ogni probabilità irripetibile come questa.