L'omino che dorme si alza e ora potrà divertirsi o fare shopping. L'ex stabilimento Permaflex, a fianco del casello autostradale di Frosinone, diventerà un parco tematico e un'area commerciale. L'ultimo passo necessario per la riconversione dell'area è stato compiuto ieri.

La novità
Il consiglio regionale del Lazio ieri ha approvato la proposta di deliberazione consiliare numero 45 del 7 agosto 2020 "Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone. Variante al piano regolatore territoriale consortile vigente denominata "variante ex area Permaflex" nel Comune di Frosinone, richiesta dalla società Elco a.r.l. Deliberazione dell'assemblea generale consortile n. 5 del 24.07.2019 rettificata e integrata con deliberazione dell'assemblea generale consortile n. 3 del 09.01.2020. Approvazione con prescrizioni e condizioni». Impeccabile il modo con il quale il presidente dell'aula Mauro Buschini ha condotto i lavori.

Il cambio d'uso
La variante è finalizzata al cambio di destinazione d'uso dell'ex stabilimento dell'omino che dorme, da produttiva a commerciale, nonché alla riannessione, all'interno del perimetro del Consorzio industriale area ex Permaflex, di una porzione di 17.900 metri quadrati adiacente all'infrastruttura autostradale, già inclusa nel Piano regionale territoriale (Prt) approvato nel 1990 e successivamente stralciata nella variante al Prt approvata nel 2008. Il Prt prevede le attrezzature commerciali all'in terno delle funzioni insediabili, tra le attività economiche produttive connesse alle zone per servizi. Nello specifico l'area sarà riconvertita in un parco tematico sul modello di Valmontone e in servizi commerciali per un potenziale bacino di utenza stimato tra i nove e i dieci milioni di persone. Centinaia gli addetti che saranno impiegati nell'ex area Permaflex.

L'Asi esulta
Il presidente del consorzio Asi di Frosinone Francesco De Angelis commenta così l'ok al cambio di destinazione d'uso: «Bene ha fatto il consiglio regionale: l'iter, che ha visto una proficua collaborazione, è completato. L'approvazione del consiglio regionale della variante al piano regolatore territoriale consortile, denominata "variante ex area Permaflex", rappresenta una notizia attesa e molto importante per il nostro territorio. Adesso si parte per una grande opportunità di sviluppo, di crescita e di lavoro per la città di Frosinone. È un progetto che cambierà il volto della città anche dal punto di vista della realizzazione di nuove infrastrutture nella rete viaria per nuovi servizi ai pendolari. Finalmente con la realizzazione di quattro rotatorie e con il nuovo parcheggio alla stazione avremo un traffico più scorrevole e sicuro sulla Monti Lepini. Siamo soddisfatti e verificheremo in maniera costante le tempistiche di questi interventi per la realizzazione di opere che, senza dubbio, cambieranno radicalmente il volto di una zona nevralgica di Frosinone».

Le rotatorie previste sono: all'uscita del casello autostradale di Frosinone, all'incrocio tra via Valle Fioretta e la Monti Lepini, quella di accesso all'area Permaflex più una minore su via Selvotta e tra la Monti Lepini e via Vona. Il parcheggio, invece, fungerà da interscambio nei pressi della stazione ferroviaria.

Il Comune
Il consigliere comunale e capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti afferma: «Questa operazione deve essere intesa come una opportunità per il territorio ed in particolare per la città di Frosinone, che dovrà essere affrontata in sede di dibattito e confronto, non solo nell'aula consiliare, con il necessario equilibrio, valutando tutti gli aspetti connessi al progetto. È chiaro che è assolutamente normale e fisiologico avere posizioni differenti, ma è altrettanto vero che, di fronte ad elementi oggettivi di positività: strutturali, stradali, di servizi, occupazionali, turistici, non si possono assumere posizioni di contrarietà preconcetta al progetto. Detto con ulteriore maggiore chiarezza, sarà certamente indispensabile un necessario confronto con le associazioni di categoria, in primis del commercio, per avere importanti spunti di riflessione, che serviranno, eventualmente, a migliorare il progetto, ad arricchirlo, tenendo presente le posizioni del settore, che dovranno comunque essere complementari al macroprogetto di riconversione dell'area. Va anche detto che su questo tema si sta compiendo, finalmente aggiungo, un costruttivo processo e percorso condiviso, frutto di sinergie e concertazioni, laddove ogni attore, Comune di Frosinone, Asi, Regione Lazio, sta compiendo fino in fondo la propria parte, con grande responsabilità e spirito collaborativo. Per cui, sulla ex Permaflex, confrontiamoci ma non dividiamoci, a nessun livello e individuiamo le soluzioni migliori per non mortificare nessuno, tenendo sempre presente però l'obiettivo primario e superiore, rappresentato dalla opportunità di crescita e sviluppo del capoluogo».

La storia
Si chiude così una storia travagliata, quella della riconversione dello stabilimento dopo la fine dell'era dei materassi. Con un progetto, quello della Conad, che non riuscì mai a decollare. La società dell'omino in pigiama che dorme è stata fondata negli anni '50 da Giovanni Pofferi. La direzione dello stabilimento di Frosinone era stata affidata al maestro venerabile della P2, Licio Gelli. La Permaflex divenne un colosso con commesse anche ad enti pubblici, ma poi alla fine arrivarono il fallimento, nel 2002, e le inchieste giudiziarie. Il processo, però, finirà con una serie di assoluzioni, in larga parte per prescrizione. Contestata anche la cessione dei marchi, portata avanti con operazioni tra l'Italia, MadePermaflexirae il Lussemburgo.
Ora la storia riparte con una nuova vocazione, puntando decisamente su un parco tematico.