«L'avvenuta approvazione in conferenza Stato-Regioni del provvedimento che destina 90 milioni di euro alle filiere della carne italiana è un passo importante per dare ossigeno alle stalle che a livello locale, come nazionale si trovano ad affrontare una crisi senza precedenti».

Così commenta il direttore di Coldiretti di Frosinone e Latina Carlo Picchi, che, poi, aggiunge: «La pandemia ha messo a rischio il futuro di un settore che rappresenta il 35 per cento dell'intera agricoltura nazionale e dà lavoro a 800.000 persone».

Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle dei maiali, delle pecore, dei conigli, del latte di bufala e dei vitello da carne per un totale di 65 milioni di euro di intervento. Altri 15 milioni di euro sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello e 10 milioni per i prosciutti Dop. Tutti settori che non beneficiano degli aiuti della Pac.

«Finalmente possiamo contare su misure concrete» afferma il presidente provinciale di Coldiretti Frosinone Vinicio Savone aggiungendo che «certamente ci saranno ricadute positive su tutte le economie di riferimento». «È un provvedimento – continua Savone – che va a consolidare la fattiva collaborazione instaurata a livello nazionale da Coldiretti con il mondo delle istituzioni. È solo attraverso interventi mirati, ben pensati che possiamo fronteggiare questo momento di difficoltà».

Positivo anche il via libera della Conferenza Stato-Regioni allo stanziamento di 100 milioni di euro da destinare alla vendemmia verde, misura richiesta espressamente da Coldiretti nel piano salva vigneti presentato al Governo, assieme alla distillazione già scattata a fine giugno. I fondi saranno erogati alle imprese viticole che si impegnano a ridurre volontariamente la produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine (Dop) e a indicazione geografica (Igp).

Un impegno importante per far fronte alla crisi che vede quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) registrare un deciso calo dell'attività con un pericoloso allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano dal quale nascono opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone, dalla vigna al bicchiere secondo l'indagine Coldiretti/Ixè.

Altri 20 milioni di euro saranno destinati ad aiuti diretti al settore pesca e Acquacoltura, anch'esso messo a dura prova dall'emergenza Coronavirus, con il calo della produzione e dei consumi di pesce italiano.