Il Governo Conte ha deciso la riapertura delle scuole a settembre. Si tornerà in aula "in presenza" ma soprattutto, come specifica la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, in piena sicurezza. È questo l'obiettivo primario dell'Esecutivo e del Ministero preposto, che l'altro ieri ha ricevuto dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l'emergenza Coronavirus il documento con le misure per il rientro a settembre.

«Il Governo è al lavoro per riportare tutti gli studenti in classe  - dichiara la ministra su Facebook e sul sito del Ministero dell'Istruzione - Questo documento è la cornice in cui inserire il Piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza».

Quindi aggiunge: «Per tutti quelli che me lo stanno chiedendo: il Piano definitivo per gli aspetti didattici sarà pubblicato il prima possibile sul sito del Ministero.
Come abbiamo fatto con quello sanitario. L'obiettivo di tutti è tornare a scuola in presenza e in piena sicurezza. Grazie al lavoro del Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute, del Governo con le importanti risorse economiche stanziate e di tutto il mondo della scuola lo raggiungeremo. L'uscita da questa emergenza - conclude Lucia Azzolina - deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema dell'Istruzione e promuovere l'innovazione didattica».

Alle parole della ministra si aggiungono quelle del collega Roberto Speranza, responsabile della Sanità: «Dal Comitato tecnico-scientifico arriva un contributo importante per riaprire le nostre scuole in sicurezza.
A questo obiettivo il Governo dedicherà ogni energia».
Mentre il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Agostino Miozzo definisce quello svolto per la scuola «un lavoro impegnativo, che ha l'obiettivo di conciliare il contenimento del rischio di contagio con il recupero  della normale attività per studenti e lavoratori dell'Istruzione. Sarà importante, nelle prossime settimane, mantenere cautela e responsabilità nei comportamenti da parte di tutti per garantire il rientro nelle classi a settembre».

Nel dettaglio, il distanziamento fisico, le misure di igiene e prevenzione sono i punti fermi del documento. È prevista la distanza interpersonale di almeno un metro. Questa distanza andrà garantita nelle aule con una riorganizzazione interna dei banchi, ma anche nei laboratori e nell'aula magna.
La misura si estende invece a 2 metri per le attività in palestra. Riguardo alle mense scolastiche, il consumo dei pasti va assolutamente mantenuto, come spiega il documento, ma sempre garantendo il distanziamento attraverso gli spazi e la turnazione. Oppure, anche con l'eventuale fornitura dei cibi in "lunch box" per il consumo in classe. Un'altra regola riguarda la limitazione degli assembramenti nelle aree comuni.
Al contrario, verranno utilizzati gli spazi esterni dei plessi per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per altre attività didattiche.

Anche la presenza dei genitori all'interno della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Sempre per evitare ogni assembramento, saranno privilegiati gli accorgimenti per differenziare l'ingresso e l'uscita degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o sfruttando le vie di accesso dell'edificio. All'ingresso della scuola non verrà rilevata la temperatura corporea. Chiunque avrà sintomi respiratori o temperatura superiore a 37,5° dovrà però restare a casa.
La riorganizzazione degli spazi sarà compito di ciascun Istituto in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale, per garantire la didattica in presenza.
A livello igienico, prima della riapertura, dovrà essere effettuata una pulizia approfondita di tutti gli spazi, che in seguito dovrebbe diventare quotidiana. Inoltre, bisognerà mettere a disposizione di tutti i dispenser con prodotti igienizzanti vari punti della scuola. Sarà obbligatoria anche la mascherina per gli alunni con più di 6 anni, che dovranno portarla per tutta la permanenza nei locali, ad eccezione di quando svolgono attività fisica, durante la mensa o le interrogazioni. La mascherina, invece, non dovrà essere indossata dai bambini della scuola dell'infanzia.

Oltre a quelli citati, Ministero e Comitato tecnico-scientifico non hanno indicato ulteriori dispositivi di protezione. Adesso, non resta che attendere il Piano complessivo di riapertura, con cui verranno attuate definitivamente queste prescrizioni.