Ieri era al Ministero della Sanità, dove dal 1° giugno ricoprirà il ruolo di Capo della Segreteria Tecnica.
Stefano Lorusso, direttore generale dimissionario della Asl di Frosinone, sta definendo in questi giorni una doppia fase: l'addio alla guida dell'Azienda Sanitaria Locale (dove è rimasto per nove mesi) e il percorso preparatorio nel nuovo ruolo di assoluto prestigio.
Insieme a Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Lorusso sarà chiamato a riscrivere la sanità italiana, quella del dopo Covid. La sua nomina è stata fortemente voluta dal ministro Roberto Speranza, conterraneo (entrambi sono di Potenza) e amico di Lorusso.
Intanto alla Asl di Frosinone la nuova fase si è sostanzialmente aperta. La dottoressa Patrizia Magrini nella sostanza è già il nuovo manager facente funzioni, conservando anche la carica di direttore sanitario.
Con lei ci sarà Pierpaola D'Alessandro, di rettore amministrativo.
Per quanto riguarda la nomina del nuovo direttore generale, bisogna tenere presente che nei prossimi mesi diverse Asl laziali saranno interessate da un passaggio analogo. E precisamente le Aziende Sanitarie di Latina, di Roma 2 e Roma 3, di Viterbo, di Rieti. Oltre che dell'Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto Primo e della Fondazione Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Tor Vergata.
È probabile che anche la nomina del nuovo manager della Asl di Frosinone venga inserita in questo "pacchetto".
Anche se potrebbe pure procedere lungo un binario autonomo. Evidente che la nomina del direttore generale scongiurerebbe sul nascere qualunque ipotesi di commissariamento.