"#Noisiamoinvisibili". Uno slogan che sta attraversando tutto lo Stivale, passando anche per la Ciociaria, per far sentire il coro unanime di alunni, docenti, genitori. Un coro che vorrebbe essere ascoltato, come tutte le altre categorie che stanno facendo i conti con l'emergenza Covid-19, quello delle scuole paritarie che attendono risposte, o meglio, aiuti dal Governo per evitare la possibile chiusura.

E così ieri e oggi in tanti hanno partecipato alla maratona lanciata dall'Usmi, Unione delle Superiore maggiori d'Italia, tra gli istituti anche quelli ciociari, tra cui "Sant'Agostino" e "Beata Maria De Mattias" di Frosinone. Anche la presidenza della Conferenza episcopale italiana è tornata a rilanciare la forte preoccupazione espressa in queste settimane da genitori, alunni e docenti delle scuole paritarie, a fronte di una situazione economica che ne sta ponendo a rischio la stessa sopravvivenza.

Da ieri anche le bacheche facebook delle scuole paritarie della provincia di Frosinone sono state "invase" da foto, video, interviste, disegni per lanciare il grido "Noi siamo invisibili" per la libertà di scelta educativa. Si sono uniti, famiglia e mondo della scuola, per fare un "rumore costruttivo e educativo".

Lezioni sospese ieri e oggi, ma tutti uniti per lanciare il loro appello affinché vengano dati fondi anche alle paritarie. Nelle ultime ore si parla dell'arrivo di 40 milioni per il settore, ma non c'è ancora la firma.

«A rischio l'educazione di milioni di studenti italiani, le famiglie sono preoccupate dal momento che la crisi rischia di spazzare via una gamba fondamentale del sistema educativo italiano. Non possiamo rimanere indifferenti. Cosa incomprensibile in un momento complesso e difficile come questo, in cui ogni realtà educativa del sistema scolastico nazionale, sia essa statale o paritaria, riscopre un valore fondamentale per la tenuta emotiva e sociale delle giovani generazioni.
Le scuole paritarie con i loro spazi e le loro attrezzature possono fornire un forte aiuto e supporto al sistema scolastico, rivelandosi quanto mai preziose.
Chiediamo una scuola per tutti». Questo un post pubblicato da una mamma sulla pagina Facebook dell'istituto "Sant'Agostino" di Frosinone.

E sempre sulla pagina uno dei tanti messaggi che arriva proprio dalla scuola del capoluogo «La nostra fondatrice Maria Teresa Spinelli aveva dato inizio alle scuole femminile a Frosinone proprio per far emergere che anche la donna aveva il diritto di educazione.
Anche oggi noi come scuole cattoliche abbiamo il diritto di diffondere il nostro carisma come educatrici per formare cittadini del futuro».

Hanno affidato il loro appello a disegni, video anche le famiglie, gli alunni e le insegnanti della scuola paritaria "Beata Maria De Mattias" sempre di Frosinone.
"Vicini alle tante famiglie che devono ancora vedere riconosciuto loro un diritto di scelta educativa per iloro figli".Davanti all'istituto è stato affisso anche un grande striscione con lo slogan "Noi siamo invisibili".

La nota della Cei
«Per la presidenza della Cei «le forme di sostegno poste in essere dal decreto Rilancio – in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza – ammontano a 65 milioni per le istituzioni scolastiche dell'infanzia e a 40 milioni per le scuole primarie e secondarie, a fronte di un miliardo e mezzo destinato alla scuola tutta. Tra l'altro le scuole paritarie permettono al bilancio dello Stato un risparmio annuale di circa 7mila euro ad alunno: indebolirle significherebbe dover affrontare come collettività un aggravio di diversi miliardi di euro».
E la Cei annuncia che «stiamo verificando la possibilità di contribuire a sostenere alcune migliaia di studenti della scuola paritaria secondaria di I e II grado: un aiuto straordinario alle famiglie più in difficoltà, da imputarsi al bilancio Cei del 2020».