Senza un attimo di tregua. Con la prospettiva di una ulteriore svolta professionale. In tempi rapidi. Questione di giorni. Forse. Oggi Stefano Lorusso tornerà nel suo ufficio di direttore generale della Asl di Frosinone.
Ma il futuro potrebbe essere a Roma, più precisamente al Ministero della Salute, come capo della segreteria tecnica del ministro Roberto Speranza.
Un incrocio di destini professionali ma anche personali.
Procediamo con ordine però. Il nove aprile Stefano Lorusso è stato ricoverato presso il reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Frosinone perché positivo al Coronavirus. Trentuno giorni di degenza: dimesso sabato scorso.
Ieri una nota la Asl ha anticipato: «Solo poche ore di assoluto riposo e già Stefano Lorusso scalpita per tornare al suo posto di direttore generale della Asl di Frosinone. Ciò che, con tutta probabilità, avverrà nella giornata di domani». Cioè oggi per chi legge.
Spiega Lorusso: «Voglio dire subito che questa mia esperienza può essere da monito anche per gli altri.
Anzitutto perché il Covid-19 non deve essere sottovalutato. E poi perché, se adeguatamente curati, si può guarire e guarire bene». Aggiunge: «Nell'ospedale di Frosinone, e nel nostro territorio, disponiamo di strutture che non hanno nulla da invidiare ad altre più rinomate in grandi città. Abbiamo professionisti con elevati livelli di professionalità ed umanità, fatto questo che neppure per un attimo avevo messo in dubbio.
Desidero ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per farmi guarire prima possibile ma desidero ringraziare anche tutto il personale Asl, medici, infermieri, operatori sanitari, dirigenti, che ha reso possibile, in mia assenza, il conseguimento di risultati positivi nella lotta al Coronavirus riconosciuti da tutti.
Se la strategia si è rivelata giusta lo si deve anche a chi ha saputo attuarla».
E conclude: «Ringrazio inoltre tutti coloro che non mi hanno mai fatto sentire solo, dal Prefetto di Frosinone all'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, ai sindaci, ai numerosi cittadini che pure singolarmente hanno voluto sempre incoraggiarmi».
La strategia di contrasto al Coronavirus però l'ha dettata lui. Il tutto non è passato inosservato. Ma c'è dell'altro.
Precisamente lo scenario anticipato dal quotidianosanità.it. Questo: «Ministero della Salute.
Nuovi cambi ai vertici. Giovanni Bissoni lascia l'incarico di capo della segreteria tecnica (anche se dovrebbe rimanere come consulente) e lascia definitivamente anche il Dg della Prevenzione sanitaria Claudio D'Amario. Ma se è già partita la corsa alla loro successione anche tra le altre direzioni generali prosegue il valzer delle poltrone».
Ma soprattutto: «Per quanto riguarda Bissoni (che ricopriva l'incarico a titolo gratuito essendo in pensione) un addio senza alcun retroscena polemico ma dettato da ragioni squisitamente personali...
Al suo posto i rumors che circolavano nelle scorse settimane vedevano tra i favoriti il conterraneo di Speranza Stefano Lorusso, attuale Dg della Asl di Frosinone».
Roberto Speranza e Stefano Lorusso non sono soltanto conterranei, ma amici. Entrambi di Potenza, si sono conosciuti al Liceo Scientifico Galileo Galilei.
Lorusso (classe 1975) ha quattro anni in più.
Ma c'è un altro elemento che unisce il ministro e il manager: la passione calcistica per la Roma.
Insomma, i due si conoscono e si stimano.
Da mesi Speranza aveva individuato in Lorusso la persona giusta per un ruolo di grande potere e di estrema delicatezza come quello di capo della segreteria tecnica del Ministero. Lo stesso Bissoni conosce e apprezza da sempre il direttore generale della Asl. Stefano Lorusso a Frosinone si trova bene ed è direttore generale da settembre, meno di nove mesi.
Le indiscrezioni disegnano uno scenario di brevissimo periodo, forse perfino di giorni. Al massimo il primo giugno.
Stefano Lorusso non ha ancora accettato. Ed è combattuto. Ma difficilmente potrebbe dire no ad una proposta del genere da parte del ministro Roberto Speranza. Andrebbe a far parte (da protagonista) del "team" che avrà il compito di disegnare la sanità italiana del dopo Covid. È evidente che si tratta di una partita che si gioca pure sul fronte politico ed istituzionale.
Roberto Speranza sta parlando di questa ipotesi con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e con l'assessore alla sanità Alessio D'Amato. Non sarebbe semplice sostituire Lorusso alla guida della Asl di Frosinone. Ma avere un punto di riferimento al Ministero in quella posizione non è un particolare trascurabile.
Per l'eventuale successione in pole position ci sono Patrizia Magrini e Pierpaola D'Alessandro, rispettivamente direttore sanitario e amministrativo della Asl. Entrambe peraltro fanno parte dell'elenco degli idonei. Nel novero delle opzioni possibili c'è anche quella del commissariamento. Stefano Lorusso è a un bivio. Prossimi giorni decisivi. Asl o Ministero? Questo è il dilemma. Scelta non semplice. Ma incombente.