E dinanzi all’annuncio esplode la protesta dei sindacati Ugl, Libersind e Fials che proclamano lo stato di agitazione. La loro reazione è veemente. «S'informano tutti i lavoratori che purtroppo quanto temevamo è successo. Martedì 29 dicembre scorso, l'azienda alla presenza di tutte le sigle sindacali, ha annunciato l'apertura della procedura di licenziamento relative a 40 unità su 48 presenti in azienda con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Relativamente alle spettanze dei lavoratori derivanti dalle sentenze dei giudici del lavoro del Tribunale di Frosinone, l'azienda ha proposto una cifra a saldo e stralcio pari a 6/7 mila euro ivi comprese le spese legali».«Ha altresì proposto - sottolineano le sigle sindacali Ugl, Libersind e Fials - agli stessi lavoratori contratti di lavoro stagionali pari a 3-4 mesi l'anno. Non è stata inoltre in grado di fornire un piano di lavoro complessivo che contempli anche i lavoratori stagionali. Una vergogna senza fine innanzi alla quale le scriventi organizzazioni sindacali, hanno già comunicato alla stessa azienda che si opporranno con forza e con ogni mezzo in tutte le sedi competenti al fine di impedire l'ennesima macelleria sociale».«Ragione per la quale a far data da oggi viene dichiarato lo stato di agitazione, ricordando ai colleghi che questa è una battaglia oltre che in difesa del proprio posto di lavoro anche di civiltà e dignità».