La fame di lavoro può provocare brutti scherzi. Soprattutto in chi un’occupazione non ce l’ha ed è disposto a fare carte false pur di trovare un impiego. Finanche con l’affidarsi a persone senza scrupolo che pretendono di farsi pagare per l’intermediazione. Sono una trentina le persone che risultano truffate nella vana speranza di trovare una soluzione al loro status di disoccupate. È quanto ha ricostruito la procura di Roma che ha indagato per truffa aggravata un 58enne di Anagni.

Martedì, l’abitazione dell’uomo è stata perquisita dagli agenti della polizia giudiziaria mandati sul posto dal sostituto procuratore, titolare delle indagini, Simona Maisto. Sequestrato materiale utile alle indagini, soprattutto documenti e curricula. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la storia sarebbe iniziata la scorsa primavera. L’uomo avrebbe proposto a dei disoccupati un impiego presso una società del Nord Italia specializzata nella fibra ottica. Per favorire le assunzioni avrebbe preteso un contributo economico. Un contributo variabile tra le 100 e le 300 euro, un acconto - avrebbe spiegato l’anagnino, secondo le accuse - per pagare il capo del personale della ditta in modo da agevolare il percorso di chiamata. Agli interessati avrebbe riferito che sarebbero andati a lavorare prima nel Nord Italia, con possibilità di essere impiegati anche in zona come operai nelle lavorazioni per la posa dei cavi per la fibra ottica.

Ma la società in questione è risultata inesistente. Con il passare dei mesi, gli interessati hanno cominciato a sentire puzza di bruciato. Hanno iniziato a chiamare il 58enne. Ma il telefonino non dava più segni di vita. Sono partite le prime denunce e l’inchiesta condotta dalla procura di Frosinone. Le vittime al momento accertate sono una trentina, per lo più residenti ad Anagni, Ferentino, Frosinone, ma anche a Roma. La prima denuncia è arrivata proprio dalla capitale, dove pare l’uomo si stesse allargando. Da lì la competenza del tribunale di piazzale Clodio. Non è escluso che, con l’intensificarsi degli accertamenti, il giro dei truffati possa allargarsi.