Svolta per lo stabilimento Dphar Spa in località Fontana del Ceraso, in arrivo 48,7milionidiinvestimenti. Lâimportante azienda ha firmato il contratto di sviluppo con Invitalia. LâAccordo di Programma inizia a dare i suoi frutti.
La firma
Lâaccordo è stato siglato da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia e Fabio Ruzzini, amministratore delegato di Dphar. Il programma di sviluppo industriale prevede lâampliamento della gamma dei prodotti aziendali attraverso la produzione di un nuovo antibiotico, lâincremento della capacità produttiva relativa a un additivo per mangimi animali e ad un enzima destinato allâindustria della carta. Interventi volti al miglioramento dellâefficienza energetica ed alla riduzione dellâimpatto ambientale delle produzioni.
I numeri di Dphar e Invitalia
Lâinvestimento complessivo è di 48,7 milioni di euro, di cui 21 concessi da Invitalia (di cui 4,3 milioni a fondo perduto a valere su fondi stanziati dalla Regione Lazio e 16,7 di finanziamento agevolato). Il progetto prevede a regime, nel 2018, un incremento occupazionale di 60 addetti attingendo, ove possibile, dal bacino dei lavoratori provenienti dalla società Vdc Technologies. «Questo investimento è importante dal nostro punto di vista - commenta lâamministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri - in quanto rafforza unâimpresa innovativa in un territorio che nel passato ha vissuto una crisi produttiva e sociale rilevante.
Di conseguenza va sottolineata particolarmente la convergenza tra il Governo, la Regione Lazio e Invitalia nel concreto perseguimento di traiettorie di sviluppo del territorio e di superamento delle crisi che lo affliggono. Auspichiamo che questa convergenza possa ripetersi ancora, anche in altre aree del Paese». Per lâamministratore delegato di Dphar, Fabio Ruzzini «si tratta di un investimento molto importante per il Gruppo Acs Dobfar, che ancora una volta dimostra una particolare attenzione per lâ âAzienda Italiaâ, contribuendo in maniera importante allo sviluppo del territorio. Sottolineiamo, inoltre, la necessità che la tempistica del Contratto di Sviluppo possa essere coerente con quella della realizzazione degli investimenti».
I commenti
Gli assessori della Regione Lazio allo sviluppo economico e attività produttive Guido Fabiani e al Lavoro, pari opportunità e personale. Lucia Valente hanno espresso soddisfazione per la firma del contratto di sviluppo tra Dphar spa e Invitalia. «La firma del contratto di sviluppo è un ulteriore tassello di un percorso iniziato insieme al Governo con la firma dellâAccordo di programma Sll Frosinone â Anagni. Oltre che per gli investimenti e lo sviluppo di una zona che, con le giuste mosse, può tornare a crescere, vogliamo sottolineare la nostra soddisfazione per la clausola sulla scelta anche di lavoratori che provengono dalla società Vdc Technologies, per i quali è scaduto o sta per scadere ogni tipo di sostegno al reddito. Da ultimo un ringraziamento alla società Dphar e ad Invitalia: tutti insieme, con buone politichepubbliche asostegno delle imprese, possiamo tornare a crescere come territorio e come Regione».
Plauso di Unindustria
«Benissimo la firma del contratto di Sviluppo firmato con Invitalia da parte della Dphar per realizzare investimenti nello stabilimento di Anagni, in località Contrada Fontana del Ceraso», ad intervenire è il presidente di Unindustria territoriale di Frosinone, Giovanni Turriziani.«Si tratta di una iniezione finanziaria e di fiducia non soltanto per la nostra azienda associata, ma per tutto il territorio. Qualcosa di positivo, iniziato con la firma dellâaccordo di programma per lâarea di Frosinone-Anagni-Fiuggi nel 2013, sta arrivando; il modello dovrà essere messo a punto e migliorato ulteriormente per attuare in modo ancora più efficace il nuovo Accordo di programma. A riguardo siamo certi di poter continuare svolgere insieme alla Regione Lazio e, tramite Confindustria, con il Ministero dello Sviluppo Economico il nostro ruolo attivo per indirizzare il rilancio economico dei sistemi produttivi locali».
Le reazioni
Il consigliere regionale indipendente del gruppo âSI-Selâ del Lazio commenta la firma del Contratto di Sviluppo legato allâAccordo di programma Frosinone-Anagni. «I ritardi ci sono stati, è inutile negarlo, ma oggi possiamo dire di aver portato a casa un risultato fondamentale per il rilancio dellâarea industriale di Anagni. Parliamo di quasi 50 milioni di euro di investimenti sullo stabilimento Dphar di Anagni che fino a pochi anni fa erano impensabili per unâarea in forte difficoltà e per la quale lo stesso Governo, su richiesta della Regione, ha riconosciuto lo status di crisi. Eravamo consapevoli dei rischi nellâusare uno strumento innovativo come lâAccordo di Programma che ha avuto diverse criticità , prima fra tutte lâallungamento dei tempi, ma era lâunica strada percorribile. Ora la priorità è fare in modo che tra le 60 assunzioni previste ci siano più lavoratori ex Vdc possibili, visto che lâAccordo è nato proprio dalla crisi dellâindustria di Anagni. Altro obiettivo da centrare è la conclusione del secondo contratto di sviluppo da 42 milioni di euro che interessa unâaltra grande impresa farmaceutica, la Sanofi».
La posizione della Provincia
Plauso infine del presidente della Provincia. Nota Antonio Pompeo: «La firma del contratto di sviluppo tra la Dphar e Invitalia è una notizia molto importante ed è di grande soddisfazione peril nostro Ente, poiché va ricordato come la concertazione e le strategie nate dal Comitato per il Lavoro e lo Sviluppo della Provincia, hanno generato la firma dellâAccordo di Programma che, evidentemente, qualche frutto lo produce. Per questo anche la gestione della Provincia ha volutorimettere in moto il Comitato che resta, nella sede naturale, cioè lâente di area vasta, il luogo deputato a coagulare le decisioni e le strategie di rilancio territoriale».