Immigrati ad Anagni, tra sconcerto e scarsa informazione. Tramite quel terribile strumento rappresentato dal web e dai social, ogni notizia viene diffusa in tempo reale, talvolta anzi spesso senza il supporto della necessaria verifica.
La storia
La vicenda che riguarda lâarrivo degli immigrati nelle città italiane è, per una serie di motivi, uno degli argomenti centrali di confronto e discussione; lâimpatto emotivo è accresciuto dai disagi vissuti dalle popolazioni colpite dal terremoto, ed il teorema âimmigrati in albergo, italiani sotto le tendeâ solleva lamentele ed obiezioni. Ad Anagni un primo assaggio è stato lâarrivo di una dozzina di giovani, ospitati presso i locali della Madonna del Popolo, non si sa se adeguati o meno; la chiesa è da tempo inibita alla frequentazione perché non agibile, e câè chi si chiede se possa essere utilizzata per dare ospitalità .
Lâarrivo
Da un paio di giorni, la pubblicazione di foto che ritraggono persone di colore sui balconi di un noto albergo della centrale via San Magno, ha fatto scoppiare il putiferio: una ridda di ipotesi le più svariate e stravaganti tiene banco sia sugli spazi virtuali che nei conciliaboli, e i numeri lanciati a caso sui possibili ospiti, sono oggetto di accesa diatriba e condanna senza appello dei pubblici amministratori. Abbiamo sentito il Comando della Polizia Locale, che ha risposto di non saperne nulla; analoga risposta da parte del Comando Carabinieri. Una situazione sconcertante, che merita chiarezza. Qualcuno sostiene che il tutto partirebbe dalla Caritas frusinate, ente gestore di un numero imprecisato di immigrati, che cerca di distribuire al meglio. I cittadini chiedono lumi, e ne hanno ben donde. Una vicenda questa che assomiglia a quella della vicina Fiuggi di qualche tempo fa, o anche alla storia di Giuliano di Roma, con lâarrivo di profughi poi ospitati in una struttura ricettiva. Un tema questo che comunque scatena sempre dibattito.